Maurizio Stefanini, La Macchina del Tempo, n. 11 - novembre 2001 pag. 17-28, 16 gennaio 2002
Ma è una regola non scritta della civiltà che quando l’economia pone una domanda, subito la tecnologia trova una risposta
Ma è una regola non scritta della civiltà che quando l’economia pone una domanda, subito la tecnologia trova una risposta. Così, nel 1883 fu inventata a Chicago la struttura a gabbia d’acciaio, anima dei moderni grattacieli. Il primo esemplare fu la torre di dieci piani della Chicago Home Insurance, purtroppo demolita nel 1927. La finanziarono le assicurazioni e la cosa ha un sapore amarognolo: il disastro delle Torri Gemelle rischia adesso di proiettare proprio il mondo delle assicurazioni nella più acuta crisi di tutti i tempi, per la somma astronomica degli indennizzi che dovrano essere pagati. Ma quale fu il trucco adottato dagli architetti di quella torre, identificati da allora nell’espressione ”Scuola di Chicago”? Molto semplicemente: per sostenere il peso misero al posto del cemento armato l’intera intelaiatura in ferro. Le putrelle vennero collocate una sull’altra da gru e paranchi e via via imbullonate in modo che stessero ben ferme. Su una struttura così il rivestimento può poi essere completato con materiali leggerissimi, come il vetro e l’alluminio, che dànno ai grattacieli quel caratteristico aspetto scintillante. Per descrivere il montaggio di questo castello risplendente di vetro è stata usata l’immagine dell’apertura di un cannocchiale. E a cannocchiale si sono infatti richiuse su se stesse le Twin Towers, sotto la duplice botta.