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 2002  gennaio 16 Mercoledì calendario

Fu solo con il New Deal rooseveltiano, a partire dal 1933, che il gigante iniziò a trasformarsi nel formidabile centro di attività commerciali, finanziarie e culturali che è tutt’ora, con il 99% dello spazio occupato

Fu solo con il New Deal rooseveltiano, a partire dal 1933, che il gigante iniziò a trasformarsi nel formidabile centro di attività commerciali, finanziarie e culturali che è tutt’ora, con il 99% dello spazio occupato. Ma ormai la fama di attrattiva turistica si era affermata e il servizio di visite a pagamento (67 ascensori, due milioni di visitatori l’anno e la famosa terrazza al 102° piano, da cui si vede Manhattan per una panoramica di 80 miglia) rimase. Alto in origine 381 metri (bisognava polverizzare il record del Chrysler Palace), l’Empire fu il grattacielo più grande del mondo fino al 1947, quando vennero su i 443 metri della Sears Tower di Chicago. Ma poi l’Empire tornò primo nel 1950, grazie all’aggiunta di un’antenna televisiva da 67 metri, che portava l’altezza totale a 448 metri. E restò primo fino al 1971, per un totale di 40 anni, con un solo intervallo di tre. Dopo l’Empire, venne il primato delle Torri Gemelle (Twin Towers) del World Trade Center di New York, il colosso abbattuto di cui tutti i giornali, nei giorni della tragedia, hanno snocciolato le faraoniche coordinate e la spettacolare storia. L’idea, nel 1966, era venuta alla Port Authority of New York and New Jersey, con l’obiettivo di attrarre la grande impresa nel settore sud di Manhattan (Downtown) all’epoca piuttosto depresso rispetto all’area centrale dell’isola (la Midtwon), tant’è vero che il cantiere fu aperto in un’area dismessa di sei ettari e mezzo in riva al fiume Hudson, candidata a degradare in slum.