Maurizio Stefanini, La Macchina del Tempo, n. 11 - novembre 2001 pag. 17-28, 16 gennaio 2002
Le Torri Gemelle di New York, comunque, non erano già più il palazzo più alto del mondo. Dopo 27 anni di primato, le avevano infatti sopravanzate le Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur in Malaysia, Torri Gemelle intitolate alla compagnia petrolifera dello Stato malese
Le Torri Gemelle di New York, comunque, non erano già più il palazzo più alto del mondo. Dopo 27 anni di primato, le avevano infatti sopravanzate le Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur in Malaysia, Torri Gemelle intitolate alla compagnia petrolifera dello Stato malese. Questa clamorosa prova di prestigio da parte di una tigre dell’Asia Orientale è stata realizzata dall’argentino Cesar Pelli, che ha usato cemento armato per la parte centrale e per le colonne perimetrali; 26.000 tonnellate di acciaio per le gabbie, il pinnacolo e l’acrobatico ponte che unisce le due torri a 170 metri di altezza; e, ovviamente, un mare di vetri per le oltre 32.000 finestre, indispensabile fonte di aerazione nel clima tropicale. Inaugurate nel 1998, servite da 10 ascensori verticali e da 29 trenini orizzontali per ogni torre, costate 1,2 miliardi di dollari (2.500 mila miliardi di lire circa), con la struttura a fuso e il disegno a stella a otto punte che dovrebbe simbolizzare «tipici valori islamici come l’unità, l’armonia, la stabilità e la razionalità», le Petronas hanno pure i motivi decorativi dell’ingresso ispirati all’artigianato tradizionale malese, e locali appositi per permettere agli impiegati di pregare comodamente verso la Mecca. Insomma, una sintesi tra avvenirismo tecnologico e tradizione, espressamente voluta dal primo ministro, l’ambizioso Mahatir Mohamad, «per mettere Kuala Lumpur sulla mappa del mondo», come ha avuto occasione di dire. Se non altro, è riuscito a far diventare le due torri malesi lo scenario di un kolossal hollywoodiano del 1999: Entrapment, con Sean Connery e Catherine Zeta-Jones.