Maurizio Stefanini, La Macchina del Tempo, n. 11 - novembre 2001 pag. 17-28, 16 gennaio 2002
Un limite da tenere presente è che comunque gli ascensori non potrebbero mai viaggiare a una velocità superiore ai 36 chilometri l’ora
Un limite da tenere presente è che comunque gli ascensori non potrebbero mai viaggiare a una velocità superiore ai 36 chilometri l’ora. Per problemi fisiologici, infatti, l’orecchio non si adatta che lentamente ai cambiamenti di pressione. E l’ascensore, lo abbiamo ricordato, resta il vero motore del grattacielo. Alcuni economisti sostengono anzi che la crisi degli alloggi sovietica – uno dei più potenti deflagratori di tutto il sistema – fu provocata da una scelta sbagliata dei pianificatori che, investendo in altri settori giudicati più strategici piuttosto che in un’industria nazionale degli ascensori, avrebbe reso impossibile il ricorso ai grattacieli su vasta scala. Sono tutti progetti o ambizioni che adesso vanno messi al condizionale o al passato: dopo la tragedia delle Twin Towers nulla potrà più essere come prima. D’altra parte, i grattacieli hanno mostrato una particolare predisposizione per gli eventi disatrosi e luttuosi: non solo il già ricordato aereo che nel ’45 finì addosso all’Empire e i due attentati alle Twin Towers del 1993, ma anche i roghi della Northwest Tower (Londra, 1996), di Nathan Road (Hong Kong, 1996), Bangkok e Giacarta (1997), della torre Ostiankino di Mosca (l’anno scorso).