Cesare Martinetti, La Stampa 16/1/2002 a pagina 25., 16 gennaio 2002
Trovando brutto il suo naso, Juliette Gréco se l’è fatto rifare cinque volte. La prima nel ’53
Trovando brutto il suo naso, Juliette Gréco se l’è fatto rifare cinque volte. La prima nel ’53. L’ultima nel ’90. Il suo ideale, quello piccolo e dritto di Simone de Beauvoir. L’idea della rinoplastica le venne nel 1946. Diciannovenne, girava l’Italia con il campione automobilistico Jean Pierre Wimille, 42 anni. Era partita con un bagaglio leggero: un paio di pantaloni al polpaccio, un golfino, rimmel e matita nera per il trucco. In auto si annoiava e diceva in continuazione: «Perché vai così piano? Dai, dai, più forte», ricevendo in risposta sempre un secco «no». Di ritorno, a Cap d’Antibes, si mise a prendere il sole. Lui le si sdraiò accanto, l’accarezzò, infine le passò un dito dalla fronte alla punta del naso dicendo: «Com’è lungo questo bel nasino». Juliette si girò e cominciò a piangere.