21 gennaio 2002
Tarantino Biagio, di anni 53. Tappezziere coi baffi folti, disponibile, sempre pronto alla battuta, comunista, appassionato di calcio, tifoso dell’Inter
Tarantino Biagio, di anni 53. Tappezziere coi baffi folti, disponibile, sempre pronto alla battuta, comunista, appassionato di calcio, tifoso dell’Inter. Sposato da poco, abitava a Trabia, Palermo. La sera di mercoledì 9 andò al bar ”Replay” di Marino Domenico, suo amico, berlusconiano, juventino. Giunta l’ora di chiusura, uscì dal locale e s’imbatté in Machì Salvatore, di anni 30, squilibrato, capelli rasati, precedenti per rissa, spaccio, furto e rapina. Costui era da poco uscito da casa della sorella, dove, in un attacco di follia, aveva scaraventato fuori dalla finestra tutti i mobili dopo averli fatti a pezzi. Ancora con gli occhi spiritati, a torso nudo, girava per le strade con un grosso pezzo di vetro: non appena si trovò di fronte il Tarantino, non sapendo cosa fare, glielo infilzò nel petto. Risalito a casa, proclamò che avrebbe presto raggiunto il Signore e si lanciò dal balcone. Atterrò procurandosi fratture alle braccia, lussazioni a gomiti e polsi, grave trauma cranico.