Giovanni Berlinguer, "Le mie pulci", Editori Riuniti, 1988, 21 gennaio 2002
È probabile che il letargo delle pulci durante la stagione fredda (più esattamente: il rimanere nell’involucro di seta, in forma di pupa) sia condizionato dalla temperatura
È probabile che il letargo delle pulci durante la stagione fredda (più esattamente: il rimanere nell’involucro di seta, in forma di pupa) sia condizionato dalla temperatura. Il calore della primavera, ma anche il calore e l’odore delle rondini tornate al nido, agisce su di loro, risvegliandole: come il bacio del Principe per la Bella addormentata nel bosco. Purtroppo un effetto analogo, cioè un’accelerazione dello sviluppo e uno stimolo a nutrirsi per pulci già uscite dal bozzolo ma ancora digiune, ha il nostro entrare in nidi umani da tempo abbandonati: case, solai, cantine. comune esperienza che, in questi casi, veniamo subito assaliti da eserciti di pulci affamate e aggressive. il nostro calore, odore, movimento che le risveglia e le sprona all’assalto. Se perciò il padrone di una vecchia casa disabitata vi accompagna a visitarla e vi apre la porta dicendo «prego, prima lei, si accomodi», sapete quel che vi aspetta per questo atto benevolo o maligno. Consiglio perciò di rifiutare con analoga cortesia.