Giovanni Berlinguer, "Le mie pulci", Editori Riuniti, 1988, 21 gennaio 2002
Nelle ricerche mi aiutò parecchio Benvenuto Capparella, un anziano lavoratore di Santa Marinella, presso Civitavecchia, nato con uno straordinario talento di naturalista che avrebbe potuto fare di lui un vero scienziato
Nelle ricerche mi aiutò parecchio Benvenuto Capparella, un anziano lavoratore di Santa Marinella, presso Civitavecchia, nato con uno straordinario talento di naturalista che avrebbe potuto fare di lui un vero scienziato. Ma era anche nato povero, non aveva potuto studiare, e nonostante ciò aveva messo a frutto le sue qualità diventando un ”cacciatore scientifico”: viveva infatti procurando animali e animaletti agli istituti di ricerca, su commissione. Girando con lui sui monti della Tolfa, l’ho visto catturare con le mani le vipere («basta saperle prendere»), identificare e seguire le piccole feci lasciate dai roditori selvatici per prenderli nella tana, capire a distanza sotto quali sassi si nascondessero i Latrodectus mactans tredecimguttatus, ragni velenosi e talvolta assassini (lo dice la parola stessa: mactans), punteggiati nel dorso da tredici macchie a forma di goccia. Lo vidi prendere in poche ore, afferrandoli tra pollice e indice e chiudendoli uno dopo l’altro in provette, separati da batuffoli di cotone perché non si danneggiassero tra di loro, oltre 600 Latrodectus che gli erano stati commissionati dall’Istituto superiore di sanità, per ricerche sui veleni degli insetti.