Giusi Ferr su D di Repubblica del 22/01/02 a pagina 69., 22 gennaio 2002
La vicuna, lana splendida e sottilissima (dai sei ai dodici micron, cioè dodici millesimi di millilimetro contro i quindici del cachemire), assai rara perché l’animale che la produce, della famiglia dei lama e degli alpaca, dona al massimo 250 grammi di pelo ogni due anni rispetto ai 300-350 grammi del pur pregiato cachemire (perseguitata fino agli anni Sessanta da una caccia spietata, la bestiola, che rischiava di estinguersi, oggigiorno viene rimessa in libertà subito dopo la tosatura)
La vicuna, lana splendida e sottilissima (dai sei ai dodici micron, cioè dodici millesimi di millilimetro contro i quindici del cachemire), assai rara perché l’animale che la produce, della famiglia dei lama e degli alpaca, dona al massimo 250 grammi di pelo ogni due anni rispetto ai 300-350 grammi del pur pregiato cachemire (perseguitata fino agli anni Sessanta da una caccia spietata, la bestiola, che rischiava di estinguersi, oggigiorno viene rimessa in libertà subito dopo la tosatura). Con la vicuna si fanno cappotti caldi e leggeri che costano più di una pelliccia (dai 25 ai 35 milioni di lire) ma anche pullover lievi come una tela di ragno e stole immense e senza peso. Ermenegildo Zegna, storico lanificio biellese, propone indumenti personalizzati: oltre ad aggiungere il proprio nome si può scegliere disegno, peso, colore. Altro tessuto pregiatissimo, la lana merino australiana del lanificio Loro Piana, che selezione solo una quarantina di balle su cinque milioni offerte all’anno (da un’ulteriore scelta nascono le Record Bale, del valore di 3,3 milioni al metro). Tra gli oggetti più ambiti dai vip: il sacco a pelo in cachemire trapuntato che si trasforma in coperta per il letto, i sabot di alligatore foderati di visone, la coperta di visone rasato doppiato in cady di seta (14 milioni).