Eva Cantarella, La Macchina del Tempo, n. 12 dicembre 2001 pagg. 24-30, 12 dicembre 2001
Divenuta sposa e madre dei figli del dio, Cleitò abitava una casa attorno alla quale il dio aveva costruito una fortificazione, scavando la terra e creando una serie di ostacoli
Divenuta sposa e madre dei figli del dio, Cleitò abitava una casa attorno alla quale il dio aveva costruito una fortificazione, scavando la terra e creando una serie di ostacoli. Alternandoli l’uno all’altro, egli aveva creato fossati ora grandi ora piccoli, ora concentrici in forma di ruote, dal cerchio così perfetto che pareva fatto da un tornio che avesse avuto come centro quello dell’isola. Due di queste ruote erano di terra, tre erano riempite dal mare, e gli intervalli che separavano uno spazio dall’altro, tutti di ugual misura, erano assolutamente insuperabili. Nel centro dell’isola, nella cittadella-capitale, vennero costruiti i palazzi reali, dove vivevano i sovrani, discendenti dei figli di Poseidone e Cleitò. E ciascuno di loro trasmetteva il potere al suo primogenito. Ma i sovrani non erano tutti dello stesso grado: Poseidone aveva nominato il suo primogenito re degli altri re, e questa gerarchia si era protratta nel tempo.