David Remnick, ìIl re del mondoî, Feltrinelli., 23 gennaio 2002
Negli anni Sessanta Cassius Clay si allenava con Archie Moore in un grosso granaio con un teschio dipinto sulla porta, adattato a palestra e ribattezzato ”Secchio di Sangue”
Negli anni Sessanta Cassius Clay si allenava con Archie Moore in un grosso granaio con un teschio dipinto sulla porta, adattato a palestra e ribattezzato ”Secchio di Sangue”. All’esterno c’erano dei macigni con su scritto il nome dei grandi pugili del passato, da Ray Robinson a Joe Louis. I giovani boxeur erano tenuti a dare una mano nelle pulizie, lavare i piatti, spaccare la legna per la stufa. Clay, che a casa era stato viziato dalla mamma, voleva solo allenarsi: «Non sono venuto qui per fare lo sguattero: non ho mica intenzione di mettermi a lavare i piatti come una femminuccia».