Gianni Min in uníintervista del 16/01/02 con Fabio Mandarini di Chilometri., 16 gennaio 2002
«Nel maggio dell’82 fummo anche ricevuti in Vaticano. Il Papa ci raccontò che quando abitava a Roma nel collegio polacco, certe sere chiedeva al priore di poter entrare di notte nel refettorio e accendere la tv: trasmettevano gli incontri di Alì e lui era un suo grande fan
«Nel maggio dell’82 fummo anche ricevuti in Vaticano. Il Papa ci raccontò che quando abitava a Roma nel collegio polacco, certe sere chiedeva al priore di poter entrare di notte nel refettorio e accendere la tv: trasmettevano gli incontri di Alì e lui era un suo grande fan. E competente! Ricordo che discuteva su come Alì trovasse difficoltà a combattere con i pugili più bassi che riuscivano a colpire il bersaglio grande, lo stomaco, e a sfuggire ai suoi attacchi con più facilità (’Non ti piacevano i pugili che passavano sotto i tuoi colpi e ti picchiavano sui fianchi, al fegato, vero?”). Dopo gli regalò anche la medaglia pontificia. Muhammad rimase talmente colpito che, con l’ingenuità tipica dei pugili, estrasse dalla tasca una sua fotografia in posa coi guantoni, la autografò con dedica e gliela regalò: uno spettacolo!».