Anna Ferrari, Dizionario della mitologia greca e latina, Utet Pagine 749, 23 gennaio 2002
Aconzio. Giovane originario dell’isola di Ceo, si recò a Delo per partecipare alle feste in onore di Artemide, dove conobbe la bella Cidippe
Aconzio. Giovane originario dell’isola di Ceo, si recò a Delo per partecipare alle feste in onore di Artemide, dove conobbe la bella Cidippe. Per sposarla, contro il volere del padre di lei, fece ricorso a uno stratagemma. Mentre la fanciulla era seduta nel santuario di Artemide, le fece rotolare davanti, non visto, una mela sulla quale aveva scritto le parole ”Giuro per il santuario di Artemide di sposare Aconzio”. Cidippe lesse e poi gettò via la mela. La dea sentì le sue parole e quando la fanciulla fu in procinto di sposare un altro uomo le provocò continui e inspiegabili malesseri, finché il ricco padre accondiscese al matrimonio con Aconzio.