Giuliana Ferraino sul Corriere della Sera del 23/1/2002 pagina 24., 23 gennaio 2002
Un laboratorio olandese ha avuto l’idea di analizzare le banconote in euro per verificare eventuali danni sulla salute
Un laboratorio olandese ha avuto l’idea di analizzare le banconote in euro per verificare eventuali danni sulla salute. Risultato: non irritano la pelle e le mucose, non fanno danni nemmeno se mangiate per errore. Unica eccezione, i biglietti da dieci, perché contengono una sostanza che a grandi dosi risulta tossica (per sentirsi male bisognerebbe ingurgitare banconote da dieci per un valore di oltre 400 euro). Altri test eseguiti dalle Banche nazionali e dalle stamperie per accertare la resistenza dei nuovi biglietti: li hanno lasciati a bagno nell’acetone per unghie, nell’alcol etilico e nella benzina, stirati col ferro a 160 gradi (per verificare la tenuta delle colle sull’ologramma), congelati a meno diciotto gradi, piegati in otto e pressati (per simulare l’accartocciamento), ricoperti di scotch poi strappato con violenza, chiusi in un cilindro metallico con biglie in movimento (test di abrasione), immersi per trenta minuti in sudore artificiale, lavati a secco in tintoria e in lavatrice a novanta gradi. Da tutte queste prove sono usciti alquanto malconci ma promossi: «Anche se in cattive condizioni, saranno riconosciute e accettate dalle banche di Eurolandia» (Luca Tagliaretti, esperto per la produzione di banconote alla Bce).