La Macchina del Tempo, n. 12 dicembre 2001 pag. 79, 12 dicembre 2001
CALIFFO
Letteralmente ”il vicario”, il ”successore”. Designa infatti il successore di Maometto, cioè il capo supremo della comunità islamica. All’inizio (632-661) era una carica elettiva. Con la dinastia degli Omayyadi a Damasco (661-750) e degli Abbasidi a Bagdad (750-1258) divenne ereditaria.
CORANO Il libro sacro dei musulmani. Il suo nome deriva dal verbo siriano Qeryana che significa ”recitare”, chiaro riferimento al fatto che la prima versione del libro fu orale. diviso in 114 capitoli, o ”sure”, ciascuna delle quali contiene precetti di culto, princìpi giuridici e morali, racconti, leggende, annunci relativi all’aldilà.
SCIITI Maometto morì senza figli maschi e gli sciiti (circa il dieci per cento di tutti i musulmani) considerano, come successore, Alì, marito della figlia Fatima.
SUNNITI Musulmani ortodossi. Fanno riferimento alla ”sunna”, raccolta di vicende relative al comportamento, alle parole e ai silenzi di Maometto. Per la successione, s’affidano ai califfi.