La Macchina del Tempo, n. 12 dicembre 2001 pag. 89, 12 dicembre 2001
Prima crociata 1095-1099. Nel 1095, durante il concilio di Clermont, il papa Urbano II fa appello ai nobili europei affinché organizzino una spedizione militare in aiuto dell’imperatore di Bisanzio, che stava difendendosi dall’avanzata turca
Prima crociata 1095-1099. Nel 1095, durante il concilio di Clermont, il papa Urbano II fa appello ai nobili europei affinché organizzino una spedizione militare in aiuto dell’imperatore di Bisanzio, che stava difendendosi dall’avanzata turca. Il primo a muoversi, nel 1096 è un predicatore, Pietro d’Amiens, detto Pietro l’Eremita, che ha un seguito di pellegrini e sbandati. Il corteo giunge in quella che oggi è la Bulgaria, dove viene sterminato. Sul finire del 1096 parte anche la spedizione militare. Attraversando Balcani, Grecia, Turchia, Siria, Libano e Giordania i cavalieri arrivano inaspettatamente fino a Gerusalemme, che cade dopo un assedio di cinque settimane. Seconda Crociata 1148-115. Vi confluiscono i cavalieri tedeschi, guidati da Corrado III, e la spedizione dei nobili francesi, guidati da Luigi VII e dalla consorte Eleonora d’Aquitania. Il re francese Luigi VII si allea con Ruggero II di Sicilia, che è in forte contrasto con Bisanzio. Questa politica divide francesi e inglesi, che affrontano separatamente i musulmani, venendo sconfitti più volte. Dopo questi disastri militari Corrado III e Luigi VII uniscono le forze, ma ciò non è sufficiente per condurre al successo le spedizioni contro Damasco e Ascalona. Terza crociata 1187-1192. Vede uniti l’imperatore tedesco Federico Barbarossa, il monarca francese Filippo Augusto e il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone. Barbarossa, convinto sostenitore del primato imperiale, si pone alla testa dell’esercito che cerca di raggiungere la Palestina via terra, mentre gli altri due sovrani preferiscono, per la prima volta, spostare i loro uomini via mare. Nel 1190 l’imperatore tedesco vince una importante battaglia vicino a Iconio, una città tra l’Anatolia e la Cappadocia, ma poco dopo, il 6 giugno dello stesso anno, annega guadando il fiume Salef in Cilicia. Dopo un iniziale sbandamento i cavalieri tedeschi vengono guidati dal figlio Federico di Svevia, che muore nell’assedio di Acri. La città cede poi a Riccardo Cuor di Leone, che però non raggiunge Gerusalemme e preferisce stringere un accordo col Saladino, potente sultano di un territorio che oggi comprenderebbe Siria ed Egitto. In base a questo patto i pellegrini cristiani possono raggiungere Gerusalemme.