La Macchina del Tempo, n. 12 dicembre 2001 pag. 108, 12 dicembre 2001
Esiste anche una luce chimica generata dagli esseri viventi, la bioluminescenza. Migliaia di animali, piante, alghe e funghi risplendono
Esiste anche una luce chimica generata dagli esseri viventi, la bioluminescenza. Migliaia di animali, piante, alghe e funghi risplendono. La maggior parte delle creature luminose fabbrica la luce grazie a un enzima, una proteina e un fosfato che si combinano con l’ossigeno. La reazione libera più del 70% dell’energia in luce e ne disperde in calore meno del 25%. Gli elateridi piroforini, insetti luminosi che hanno due faretti ai lati del torace e riescono a mantenere fisse le luci anche per molto tempo, producono la luce più fredda e a più alta resa. Le lucciole, divenute oramai una rarità a causa dell’inquinamento, non hanno luce fissa, ma lampeggiano con dei codici precisi: ogni specie ha il suo modulo, la natura non vuole incroci. Le acque dolci non hanno creature luminescenti, mentre il mare ne è pieno. Un tempo si pensava che gli abissi fossero deserti, oggi invece sappiamo che anche laggiù, a migliaia di metri di profondità, esiste una fauna che fabbrica luce o si serve di batteri luminosi che porta nei suoi organi-tasca. Questi ”contenitori” di luce, nel corso di milioni di anni, si sono attrezzati con sistemi complessi di lenti e parabole e la luce prodotta – come nel caso dei cefalopodi abissali – è molto intensa. Alcuni pesci, come la rana pescatrice, portano sul capo una lanterna a globo, attaccata a un peduncolo, e con quella specie di lampara attirano le prede.