Su www.digilander.iol.it, 23 gennaio 2002
Abitudine degli Yanomami (membri di una piccola tribù indiana) di mangiare topi, vermi, formiche, cavallette
Abitudine degli Yanomami (membri di una piccola tribù indiana) di mangiare topi, vermi, formiche, cavallette. Ghiotti anche di uova e larve di vespe, alcuni le mangiano abbrustolite e avvolte da foglie (in Europa vengono chimate «vespe al cartoccio»), altri preferiscono formiche rosse, divorate crude o semiaffogate in acqua. Da agosto a novembre si nutrono volentieri dei bruchi delle farfalle *mama*. Lunghi come un dito di una mano, di colore scuro a puntini bianchi, senza pelo o col pelo lunghissimo, vengono svuotati delle interiora, che gli Yanomami avvolgono con foglie di *casupo*, di *kormisi* o di *wapu* e mettono a rosolare sul fuoco. Una volta cotte, le gustano con occhi, alette e passato di banane. Altri ancora mangiano grandi quantità di ragni, stanati dai buchi fra le radici delle piante, catturati e abbrustoliti sul fuoco. Alcuni capitribù li considerano un piatto «molto gustoso e prelibato, utile a guarir dall*influenza».