Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  dicembre 12 Mercoledì calendario

1894-95. A

Bologna Guglielmo Marconi pensa ad un modo di trasmettere le onde hertziane su grandi distanze. Costruisce un apparecchio e compie degli esperimenti a Villa Grifone, di proprietà dei suoi genitori. Augusto Righi, il docente universitario che gli fa conoscere le onde elettromagnetiche, lo scoraggia: ”I tuoi tentativi di utilizzarle su distanze superiori ai 100 metri sono senza speranza”. Ma non è il solo, ecco cosa gli scrive lo stesso Hertz (poco prima di morire, nel 1894): ”Caro signor Guglielmo Marconi, so che Lei sta lavorando per trovare applicazione alla mia idea sulle onde hertziane, come sono state benevolmente chiamate. Vorrei suggerirLe di non insistere nel suo tentativo. Mi pare del tutto inutile pensare ad un’utilizzazione pratica della teoria che ha occupato con fatica i miei giorni”. Marconi insiste, nel giugno 1897 è a Londra dove terrà la prima conferenza sulla radiotrasmissione.