Giampaolo Dossena La macchina del tempo n. 01 gennaio 2002 pag 72-94, 1 gennaio 2002
Risiko un altro afghanistan Attrezzatura. Si compra in un negozio di giochi e giocattoli una scatola di questo nome che contiene: a) un planisfero suddiviso in 42 territori con confini sostanzialmente arbitrari, corrispondenti a nuclei che i giocatori esperti usano come se fossero reali e famosi: Jacuzia, Cita, Kamchakta
Risiko un altro afghanistan Attrezzatura. Si compra in un negozio di giochi e giocattoli una scatola di questo nome che contiene: a) un planisfero suddiviso in 42 territori con confini sostanzialmente arbitrari, corrispondenti a nuclei che i giocatori esperti usano come se fossero reali e famosi: Jacuzia, Cita, Kamchakta... Salta all’occhio che l’Afghanistan (territorio 28) ha poco a che fare con quello che chiamiamo Afghanistan oggi, e ci aiuta a dubitare della geografia politica tradizionale; b) 6 gruppi di 66 carri armati di colore diverso (blu, giallo, nero, rosso, verde, viola); ogni carro armato rappresenta un’armata; c) 6 gruppi di cinque bandierine ciascuno; ogni gruppo ha il colore di un gruppo di carri armati; ogni bandierina rappresenta 10 armate; d) 42 carte (quanti sono i territori); ciascuna, oltre al nome di un territorio, rappresenta anche un’arma (cavaliere, fante, cannone); e) 2 carte rappresentanti le tre armi; f) 14 ”carte degli obiettivi”: g) 3 dadi rossi (’di attacco”), 3 dadi blu (’di difesa”); h) un opuscolo illustrativo. Compagnia giocatori: da un minimo di 3 a un massimo di 6. Non si può fare una partita a Risiko se non fra persone che conoscano già il gioco per lunga, appassionata competenza. Preliminari e svolgimento. L’opuscolo illustrativo dedica varie pagine alla disposizione delle armate, ai combattimenti e agli spostamenti. Per dare una vaga idea citiamo tre frasi dalle ”carte degli obiettivi”: «Devi conquistare la totalità dell’Europa e del Sud-America più un terzo continente a tua scelta», «devi conquistare 18 territori e occupare ciascuno di essi con almeno due armate», «devi distruggere le armate nere, ma se il giocatore proprietario è eliminato da un altro giocatore, il tuo obiettivo diventa automaticamente quello di conquistare 24 territori». Stile di gioco. Chi gioca a Risiko ci mette una serietà totale, impressionante per gli spettatori; e gli spettatori non sono graditi. Risiko non appartiene propriamente alla categoria dei giochi di simulazione strategica che cercheremo di definire più sotto, ma ne possiede tutte le caratteristiche di assorbimento, di coinvolgimento, di atteggiamento professionale, antidilettantesco. Storia. Inventato in Francia nel 1961 con il nome di ”La conquista del mondo”, battezzato Risk nella successiva edizione americana, approda in Italia nel 1977 con il nome di Risiko, che propriamente dovrebbe essere seguito da punto esclamativo. Si chiama Risiko anche l’edizione tedesca. Per spirito antimilitarista in alcuni paesi i segnalini del punto b) non sono carri armati bensì piramidi. Del resto, le tre armi dei punti d) ed e) non sono carri armati bensì cavalieri, fanti, cannoni. In ogni caso sembra che l’antimilitarismo qui non sia di casa. Simulazione strategica. Risiko (come altri giochi, tra i quali Diplomacy e Axis and Allies, che alcuni gli preferiscono) è un gioco ambientato nel mondo della guerra come Monòpoli e Cluedo (v.) sono ambientati nel mondo della speculazione edilizia e delle indagini poliziesche. Si parla propriamente non di ambientazione bensì di simulazione strategica per giochi di guerra di massima complessità, coltivati anche nelle scuole di guerra per l’addestramento degli ufficiali. Questi board war game ricostruiscono su grandi tavolieri a caselle esagonali il terreno di battaglie famose, storicamente ben note, mettendo a disposizione dei giocatori armi, truppe e mezzi di rifornimento corrispondenti a quelli reali in valori di massa, capacità di movimento, autonomia, potenza di tiro ecc. Ogni gioco di questa famiglia è corredato da un opuscolo di premessa storica che può essere un libro, da metterci un giorno a leggerlo tutto. Letto il libro, per giocare certi giochi di questa famiglia ci vuole un finesettimana intero, o poco meno, o molto di più. Altri giochi non meno complessi ricostruiscono il terreno di guerre fantastiche: sono i fantasy games. Il famoso Dungeons and Dragons però non è un fantasy game bensì un gioco di ruolo, RPG, Role-Playing-Game: Sia i board war game, sia i fantasy games, sia i giochi di ruolo non sono indicati come giochi familiari e festivi. Ovviamente ciascuno è libero di passare le feste come vuole, ma se dici ”Natale coi tuoi” pensa bene chi sono i ”tuoi”.