Giampaolo Dossena La macchina del tempo n. 01 gennaio 2002 pag 72-94, 1 gennaio 2002
Di chi è figlio il Trivial Pursuit? Certamente del ”Lascia e raddoppia?” di Mike Bongiorno, che era a sua volta la versione nostrana di un identico gioco televisivo americano messo a un certo punto al bando perché si scoprì che era truccato
Di chi è figlio il Trivial Pursuit? Certamente del ”Lascia e raddoppia?” di Mike Bongiorno, che era a sua volta la versione nostrana di un identico gioco televisivo americano messo a un certo punto al bando perché si scoprì che era truccato. E chi era la madre di ”Lascia o raddoppia?”, sia nella versione italiana che in quella Usa? L’antica sibilla, si direbbe, e in particolare la mitica Sfinge che ammazzava i viandanti incapaci di rispondere al quiz: qual è quell’animale che al mattino ha quattro zampe, durante il giorno ne ha due e la sera ne ha tre? Ma un’altra faccenda interessante - diciamo così: antropologica - è perché i quiz, dopo il Rischiatutto, siano scomparsi dalla nostra tv. La risposta degli esperti era, a quel tempo, che la cultura dell’italiano medio era paurosamente scesa e non si trovavano più campioni in grado di riconoscere da un accordo un’opera di Monteverdi o di elencare tutte le vittorie di tappa di Coppi. Perciò, al posto del quiz, sarebbero venuti i game-show (tipo ”La ruota della Fortuna”) che non richiedono cultura generale e si possono giocare anche da casa. E però, allora, come spiegare che i quiz sono adesso tornati in tv e in gran massa? A questo, nessuna risposta credibile. Ne azzarderemo noi una, allora: al tempo del ”Rischiatutto”, dopo anni e anni di indovinelli, la gente non ne poteva più. Mentre adesso, dopo un periodo così lungo di pace, il gioco delle domande e delle risposte sembra nuovo. E perciò si può rifare.