Giampaolo Dossena La macchina del tempo n. 01 gennaio 2002 pag 72-94, 1 gennaio 2002
Uomo nero l’idraulico e la dama di picche Gioco di carte per un minimo di 4 e un massimo di 8 persone
Uomo nero l’idraulico e la dama di picche Gioco di carte per un minimo di 4 e un massimo di 8 persone. Si usa un mazzo di 40 carte (preferibilmente, carte regionali italiane). Preliminari. Si tolgo i Fanti, tranne quello di spade (o di picche). Questo è ”l’uomo nero”. Distribuzione. Le carte si distribuiscono, coperte, in modo che ogni giocatore ne abbia lo stesso numero, o quasi. Qualche carta in più non fa differenza. Svolgimento. Ciascuno osserva e raggruppa le proprie carte e scarta (buttandole scoperte sul tavolo) quelle di pari valore (due Assi, due Re ecc.). Terminata questa cernita, il primo di mano (A) porge il ventaglio delle carte che gli sono restate, coperte, al vicino di destra (B), che ne prende una a caso. Se con questa carta il giocatore B ha formato una coppia, scarta come sopra e porge a sua volta il ventaglio delle carte coperte al suo vicino di destra. Così per tanti o pochi giri finché, scartata l’ultima coppia, resta in mano a un giocatore ”l’uomo nero”. Questo giocatore ha perso, hanno vinto tutti gli altri. Di solito il perdente non paga niente a nessuno. Stile di gioco. Veloce, meccanico, non si presta a teatrini, ma viene giocato con allegria e motteggi. A chi resta con ”l’uomo nero” si fa «uh! uh!» come se gli fosse toccata una sventura da esorcizzare. Nomi del gioco. Omino nero, valletto nero, Peppa Tencia a Milano: la Sudicia Giuseppa, incarnazione di una strega o della Morte. In questo caso non è letale il Fante di spade o di picche bensì la Donna di spade o di picche. Secondo i vocabolari ”omonero” è «servitore vestito di nero che segue il feretro». In alcuni paesi europei si usano per questo gioco mazzi di carte speciali. In Germania l’uomo nero si chiama Pietro ed è uno spazzacamino. Nella Repubblica Ceca e in Slovacchia si chiama pure Pietro ma è un idraulico.