La Macchina del Tempo, n. 1 gennaio 2002 pag. 48, 1 gennaio 2002
Brigitte Boisselier non è sola: altri ricercatori hanno detto di voler clonare gli esseri umani. Nel 1998 Richard Seed, uno scienziato di Chicago, ha annunciato che entro 30 mesi avrebbe clonato se stesso
Brigitte Boisselier non è sola: altri ricercatori hanno detto di voler clonare gli esseri umani. Nel 1998 Richard Seed, uno scienziato di Chicago, ha annunciato che entro 30 mesi avrebbe clonato se stesso. In questo periodo di tempo non è comparso un altro Seed, bensì altri ”clonatori”. Uno dei più noti è Severino Antinori: il medico italiano propone la clonazione come cura contro la sterilità, quando nessun sistema di fecondazione potrebbe assicurare un figlio alla coppia che lo desidera. Antinori spiega che in certi casi, per esempio quando l’uomo non produce sperma, l’unica strada è la clonazione. Anche Panayiotis Zavos, dell’Istituto di andrologia del Kentucky, negli Stati Uniti, condivide le idee di Antinori e collabora con lui. Una delle obiezioni più serie è la bassa percentuale di successo ottenuta clonando mucche, pecore e altri animali. Come se non bastasse, parte delle creature che riescono a nascere vive muoiono subito dopo e quelle che sopravvivono possono avere problemi genetici e fisiologici. I vitelli clonati, per esempio, sono spesso risultati più grandi della norma, con polmoni e cuore difettosi. Tutto questo fa temere che nel processo di clonazione ci sarebbe un alto numero di aborti e feti deformi.