G. Cinardi - A. Robert-Graudel, La Macchina del Tempo, n. 1 gennaio 2002 pagg. 100-103, 1 gennaio 2002
Rane blu, zebre senza strisce e pavoni con le piume candide come quelle di un cigno.Sono solo alcuni esempi di animali albini, nati così per via di due copie difettose di un particolare gene, responsabile della sintesi della proteina che produce pigmenti
Rane blu, zebre senza strisce e pavoni con le piume candide come quelle di un cigno.Sono solo alcuni esempi di animali albini, nati così per via di due copie difettose di un particolare gene, responsabile della sintesi della proteina che produce pigmenti. Un animale può nascere albino anche se i genitori sono entrambi portatori sani, ossia hanno un solo gene difettoso. Più raramente il fenomeno è dovuto a mutazioni genetiche, come nel caso delle rondini di Chernobyl. La mancanza di pigmenti porta allo schiarimento della pelle, delle piume, dei peli, e in particolare dell’iride: i vasi sanguigni, normalmente invisibili, fanno sì che gli occhi prendano una sfumatura dal rosa al rossastro. Ma esistono anche albini con gli occhi azzurri come quelli dei neonati. Si tratta di un fenomeno molto raro, tipico degli albini detti ”quasi puri”: quando l’iride non è del tutto trasparente, i pochi pigmenti della membrana, pieni di minuscole particelle proteiche, riflettono la componente azzurra della luce (proprio come succede per il cielo, che noi vediamo azzurro perché lo spazio assorbe le radiazioni di tutti gli altri colori). Solo gli animali che possiedono un unico pigmento sono bianchi (tra questi i mammiferi, che hanno esclusivamente la melanina). Quelli che nel loro patrimonio genetico contano più di un pigmento cambiano semplicemente di colore. Ad esempio il ”Corn snake” (Elaphe guttata), serpente molto diffuso in Florida e nel Sud-Est degli Stati Uniti, da verde si fa giallo e rosso perché gli restano i pigmenti della famiglia dei carotenoidi, mentre la rana arboricola australiana (Hyla caerula) diventa tutta blu (in questo caso è sparito il giallo).