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 2002  gennaio 01 Martedì calendario

Per alimentarsi i pinguini imperatore raggiungono mediamente i 50-100 metri di profondità ma sono capaci di spingersi fino a 600, con apnee che possono protrarsi anche diciotto minuti

Per alimentarsi i pinguini imperatore raggiungono mediamente i 50-100 metri di profondità ma sono capaci di spingersi fino a 600, con apnee che possono protrarsi anche diciotto minuti. Nessun altro uccello ci riesce. Tali prestazioni sono dovute alla capacità di questa specie di contare su due ”serbatoi” di ossigeno situati nel sangue e nella muscolatura. La possibilità di immagazzinare ossigeno nella muscolatura è dovuta all’alta concentrazione (6%) di una proteina: la mioglobina. Si sta attualmente studiando se la crescita della mioglobina abbia unicamente origini genetiche o venga stimolata dall’attività natatoria. Quando gli imperatore nuotano in superficie, hanno una velocità di crociera di 7,5 chilometri orari e riescono a planare sulla banchisa del fast ice con spettacolari salti lunghi oltre quattro metri, elevandosi sul ghiaccio a un’altezza di sessanta centimetri. Si ritiene che per ritornare all’asciutto si servano sempre degli stessi specchi d’acqua in modo da evitarne il congelamento. Così perfettamente adattatisi all’ambiente polare, vivono una ventina di anni, ma si pensa che alcuni esemplari più longevi possano arrivare a cinquanta. Ancora non sono state identificate le cause del declino di molte popolazioni della specie. Ciò anche perché non si sa con certezza dove si spingano e cosa facciano questi animali quando abbandonano le colonie. Gli adulti, dopo aver fatto la muda sui ghiacci alla deriva nelle vicinanze della costa, si disperdono nelle acque antartiche, spingendosi di rado a nord dei 60° latitudine sud. Si sa di alcuni esemplari che eccezionalmente raggiungono le spiagge della Nuova Zelanda e dell’Argentina. Comunque sia ad aprile saranno di ritorno sulla banchisa antartica per dar vita ad un nuovo eccezionale ciclo riproduttivo.