Guido Piovene, ìViaggio in Italiaî, Baldini&Castoldi, 7 febbraio 2002
Bologna. «Non esiste città che le assomigli, e che possa sostituirla. bella per la carica, per l’abbondanza del colore; ed il colore che la satura è prevalentemente il rosso o il rossastro, il più fisico, quello che richiama di più al corpo ed al sangue umani
Bologna. «Non esiste città che le assomigli, e che possa sostituirla. bella per la carica, per l’abbondanza del colore; ed il colore che la satura è prevalentemente il rosso o il rossastro, il più fisico, quello che richiama di più al corpo ed al sangue umani. Firenze è magra e longilinea. Invece a Bologna, i portici, gli archi, le cupole, tutto fa pensare a una rotondità carnosa. Lo stesso dialetto».