Sergio Romano, "LíItalia negli anni della Guerra Fredda ñ dal piano Marshall alla caduta del Muro", Rai Eri-Ponte alle Grazie., 7 febbraio 2002
Intellettuali. Dopo l’intervento militare sovietico in Ungheria del 1956, molti intellettuali europei abbandonarono il partito comunista
Intellettuali. Dopo l’intervento militare sovietico in Ungheria del 1956, molti intellettuali europei abbandonarono il partito comunista. «Fu il caso, in Italia, di Antonio Giolitti, che divenne poi ministro in alcuni governi italiani e commissario a Bruxelles, e di Italo Calvino».