Carlo Cassola, ìIl taglio del boscoî, Fabbri Editori Lire 20 mila Pagine 122, 8 febbraio 2002
Carbonai. «Lavorare nei boschi è la sorte peggiore che possa capitare a un uomo, ma fra il taglialegna e il carbonaio c’è differenza
Carbonai. «Lavorare nei boschi è la sorte peggiore che possa capitare a un uomo, ma fra il taglialegna e il carbonaio c’è differenza. La vostra è ancora una vita da cristiani. un lavoro faticoso, ma siete in comitiva e la sera vi mettete intorno al fuoco a far due chiacchiere. Guardate le mie mani. Voi le avete screpolate ma pulite: e invece le mie, vedete? il carbone s’insinua sotto la pelle e non va più via. E succedono casi di avvelenamento: a forza di respirare carbone, finisce che l’organismo s’intossica e in quarantott’ore si parte per l’altro mondo».