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 2002  febbraio 08 Venerdì calendario

«Era un mattino di primavera. Madrid luminosa e bella. Quel giorno mi trovavo dai miei zii, gente aperta e disponibile

«Era un mattino di primavera. Madrid luminosa e bella. Quel giorno mi trovavo dai miei zii, gente aperta e disponibile. Avevano una casa accogliente e bella, una specie di punto di ritrovo per artisti e poeti. Quel giorno arrivò Federico García Lorca. Ricordo che si sedette al piano e strimpellò un’aria andalusa. Poi s’interruppe, girò il busto e puntandomi il dito, ma rivolgendosi alla zia disse: "Chi è questo ragazzo?". "E’ mio nipote", disse mia zia, "sai, quello che mi scrive sui fogli di carta verde". A quel punto Federico si alzò dal piano, si avvicinò, mi abbracciò e iniziammo a ballare» (Sebastian Matta).