Varie, 8 febbraio 2002
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Adams Bryan
• Kingston (Canada) 5 novembre 1959. Cantante • «[...] conservatore del rock [...] chitarra al servizio dei sentimenti, voce tra le più roche del panorama internazionale abbinata a testi languidi e alle rime cuore-amore [...]» (Paola Zonca, ”la Repubblica” 8/7/2006) • «[...] un timbro vocale perfetto per il rock (gli americani la chiamerebbero ”smokey-voice”, voce fumosa) e una passione per la chitarra che si porta dietro fin da quando aveva sei anni fanno di Adams il perfetto main stream rocker. [...] La fortuna di Adams è legata anche alle colonne sonore [...] ”[...] I registi dicono che la mia musicalità è perfetta per fare da cornice alle immagini. Ne sono felice”. Da anni [...] è uno dei più apprezzati fotografi ritrattisti del mondo fashion. [...] ha fondato in Germania la rivista Zoo Magazine, che si occupa di fotografia e arte. Da lui si sono fatte immortalare Lady Diana (ai tempi dello scatto, i giornali di gossip avevano parlato di una simpatia fra i due) e Hillary Clinton (della quale è un sostenitore). Anche Victoria Beckham, Lindsay Lohan, Harry Belafonte, Michael Stype, Amy Wynehous e Bono si sono mesi in posa davanti alla Hasselblad di questo piccolo canadese dal grande talento. [...] la direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani gli ha commissionato una serie di scatti per un numero speciale di Vogue Uomo dedicato ai musicisti. [...]» (Luca Dondoni, ”La Stampa” 10/3/2008) • «[...] A 23 anni ho avuto la possibilità di cantare con Tina Turner e mi questo mi ha spalancato le porte dell’Europa: mi esibivo già nel Vecchio Continente, ma quando è uscito il mio duetto con Tina la gente ha cominciato a chiedersi ”Ma chi è questo ragazzo?”. Le devo molto per avermi dato l’opportunità di esibirmi con lei [...] Per scrivere e registrare tutte le mie canzoni ho sempre usato la stessa chitarra, è una Fender Stratocaster del 1960. con me da quando avevo 24 anni. L’ho usata per tutte le mie canzoni, è una chitarra molto speciale [...] Scrivo le canzoni con una chitarra acustica, ma le penso già per la chitarra elettrica. [...]» (Mario Luzzatto Fegiz, ”Corriere della Sera” 19/6/2006) • «[…] Accusato spesso di esibirsi in un pop-rock troppo facile. ”Beh, cantando comunichiamo quelle cose semlici che la gente non riesce ad esprimere a parole. Perfino noi musicisti riusciamo a dire certe cose solo in musica. Se dicessi nella realtà una di queste frasi alla mia fidanzata, penso mi ucciderebbe” […] Adora i cavalli, girare il mondo, è vegetariano e attivista di Greenpeace, ha avuto un’infanzia ribelle e un padre, diplomatico e militare, che lo avrebbe voluto all’Accademia. ” vero, ho avuto dei problemi, ma come in tutte le famiglie. Ho reagito a un’educazione formale. Non era facile per papà accettare che volessi fare il cantante. Lo capisco. Ma era destino […] La mia infanzia è stata accompagnata dalla musica, la colonna sonora della mia vita è fatta di Led Zeppelin e Deep Purple. E soprattutto Beatles: forse è per colpa loro che ho fatto il musicista. Li scoprii da piccolissimo ascoltando di notte una radiolina nascosta sotto il cuscino. Un’emozione che non ho mai dimenticato” […] Oltre la musica c’è la fotografia. Ha pubblicato due volumi di ritratti, donne famose del Canada e dell’Inghilterra, compresa la regina Elisabetta (i proventi donati in beneficienza). E poi l’architettura: ha progettato personalmente il suo studio di Vancouver e restaurato con l’aiuto di un gruppo di architetti canadesi l’edificio storico più antico della città […] Ha fatto anche l’attore in un film del regista russo Andrei Konchalovsky: ” solo un piccolo ruolo” minimizza lui […] Grande fan dell’Inter: ”E grande amico del presidente Moratti. Perdere lo scudetto all’ultima partita con la Lazio, perdere in quel modo, è stato veramente terribile. Non mi sono ancora ripreso» (Arianna Finos, ”il Venerdì” 31/5/2002).