Varie, 8 febbraio 2002
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Affleck Ben
• Berkeley (Stati Uniti) 15 agosto 1972. Attore. Tra i suoi film Hollywoodland (coppa Volpi a Venezia 2006) • «È stato tra i protagonisti della commedia premio Oscar Shakespeare in love, altri suoi film In cerca di Amy, Armageddon, Dogma e Will Hunting, film da lui scritto e interpretato e con cui ha ottenuto un Oscar come miglior sceneggiatore assieme a Matt Damon [...]» (“La Stampa” 5/8/2001) • «Quando ha fatto Armageddon con Michael Bay e Jerry Bruckheimer, una coppia regista-produttore nota per i loro film studiati a tavolino solo per battere i record di incassi, è stato accusato di essersi venduto: un altro giovane che, appena venuto fuori dal successo di Good Will Hunting, si fa subito tentare dalla seduzione della Hollywood più smaccatamente commerciale. È tornato con la coppia come il principale protagonista di Pearl Harbor» (“La Stampa” 23/5/2001) • «[...] Dicono che sono interessato a troppe cose, ma io considero un merito la mia versatilità e continuo a credere a un cinema anche spettacolare che ci aiuta a capire la realtà . Ho fatto sapere al mondo, con un atto di coscienza che reputo utile per altri giovani attori, che dovevo entrare in una clinica per disintossicarmi dall’alcol. Quando subisci i contraccolpi e gli attacchi anche impietosi della notorietà nella tua vita privata, che rendono difficile mantenere passione e amicizia nei legami, perdere l’equilibrio è umano. Mi ha aiutato mia madre Chris, mi è stata sempre vicina e io sono uscito dal tunnel, ma so che il pericolo può essere in agguato» (Giovanna Grassi, “Corriere della Sera” 10/6/2002) • «Dal lontano e oscarizzato Will Hunting - Genio ribelle, i suoi film non sono stati proprio capolavori. “Un attore si forgia anche prendendo parte a film spettacolari e non è detto che Cary Grant, al quale ho cercato di assomigliare in Paycheck , abbia fatto solo capolavori. [...] Da sempre sovvenziono e mi batto per il partito dei Verdi e, oltre alla regia, mio impegno futuro, la politica è una delle materie che più mi appassionano, come specchio della società che è di tutti. [...] Mi piacerebbe leggere in anticipo tutti i progetti dei film degli studios, che ormai sono aziende come tutte le altre. [...] Sono una persona chiara e mi ritrovo un’immagine kitsch. Avevo problemi con l’alcol e l’ho detto, magari non faccio dichiarazioni contro come Sean Penn, il mio attore preferito, ma ho sostenuto i Verdi [...] Se poi mi sono innamorato di una bella donna e brava attrice, questi sono affari miei”» (Giovanna Grassi, “Corriere della Sera” 5/12/2003).