varie, 8 febbraio 2002
AIKO
AIKO (Toshi-no-Miya) Tokyo (Giappone) 1 dicembre 2001. La figlia di Masako e Naruhito, il futuro imperatore del Giappone. «Il nome è stato scelto con intenzione si chiama Aiko, cioè “figlia dell’amore”, ovvero non concepita in provetta o per inseminazione artificiale, come era stato malignato quando la Casa Imperiale aveva dato l’annuncio della gravidanza della Principessa Masako e la stampa pettegola si era subito sbizzarrita in congetture sollevando il dubbio che gli spermatozoi del principe Naruhito, il padre, non fossero abbastanza numerosi e, soprattutto, “vitali”. Così il nome è una smentita, una conferma che la bambina è frutto di naturalissimo e amoroso accoppiamento. Aiko, Figlia dell’amore, ma anche Toshi no Miya, questo il suo appellativo regale che significa Principessa del Rispetto […] Non si sa se salirà o non salirà sul trono. Il Primo Ministro Koizumi ha dichiarato che “i tempi non sono ancora maturi per pensare a una riforma della Costituzione”, riforma già ventilata che permetterebbe a una femmina di essere Tenno, ovvero Figlia del Cielo. […] Masako non ha partorito la bambina, l’ha “ricevuta”, si è fatta “recipiente”. Come l’ancella del Signore, come la Madonna. E, infatti, questa bambina è divina, è scesa dalle stelle. Ora è in Giappone. Meglio lì che, oggi come oggi, a Betlemme, Palestina» (Renata Pisu, “la Repubblica” 9/12/2001).