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 2002  febbraio 08 Venerdì calendario

Alcindor Barbara

• Nata a Parigi (Francia) nel 1974. Cantante. Origini franco-caraibiche che nell’estate del 2000 ebbero grandissimo successo con la canzone My heart goes boom: «Fotomodella per caso con il pallino del canto. ”E’ stata mia madre a trasmettermi questa passione [...] Facevo la ballerina. Da Parigi, dove per anni ho vissuto nel quartiere di Montmartre, era un continuo volare tra Londra e New York. Con lei ascoltavo i successi di Otis Redding, Stevie Wonder, Anita Ward e delle Supremes, e come i miei coetanei cominciavo ad amare discomusic, ska e reggae [...] Sono stati i fratelli Dreyer, produttori di Zweety e Black Attack, a propormi il brano vincente e gli altri contenuti nel mio primo cd Desire. Ci siamo conosciuti in un pub a Londra. Li ho conquistati con un provino e con il mio fascino francese!” [...] E’ una potenziale campionessa di karate» (Sonja Annibaldi, ”Max” n. 7/2000). «Le veline di Striscia la notizia la ballano da settimane. Le radio la trasmettono più di un centinaio di volte al giorno, mentre Bonolis-Laurenti l’hanno ribattezzata Colite dance, storpiando le parole del ritornello in ”Ladidada, che c’hai dato da magnà?”. Così My heart goes boom è ormai un tormentone. Non solo in Italia dove è da tempo tra le top ten ma anche in Europa. Per i debuttanti French Affair è un successo straripante. Ma chi sono? Non un gruppo, ma una sola persona: Barbara Alcindor [...] Voce sensuale e fisico appetitoso. Aggiunge: ”Ho amato la disco music Anni 80, il reggae, lo ska. Ora sono attratta dal drum’n’bass. Adoro i Massive Attack, i Rage Against The Machine, Tricky, i Beasty Boys, i Prodigy, i Bush.... Ma i miei miti sono Madonna e Michael Jackson”. Prima di mettersi in luce come cantante, ha lavorato nella moda: ” stato più che altro un gioco. Sono troppo minuta per poter essere una vera modella da sfilata. Ma i fotografi sanno fare miracoli...”. I primi passi come cantante li ha fatti come corista: ”Ho lavorato con i Soulie B, gli Assasins e Mc Sola”. [...] Confessa di avere una sola regola nella vita artistica e quotidiana: ”O tutto o niente, una regola che ho scoperto dedicandomi al karate, arte marziale che ti insegna a trasformare il negativo in positivo”» (Gloria Pozzi, ”Corriere della Sera” 18/5/2000).