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 2002  febbraio 08 Venerdì calendario

ALDAIR Nascimento dos Santos Ilhues (Brasile) 30 ottobre 1965 (all’anagrafe, per uno sbaglio, risulta novembre

ALDAIR Nascimento dos Santos Ilhues (Brasile) 30 ottobre 1965 (all’anagrafe, per uno sbaglio, risulta novembre. L’anno, secondo alcuni, sarebbe il 1963). Calciatore. Con la Roma ha vinto lo scudetto 2000/2001, con la nazionale brasiliana ha vinto il titolo mondiale nel 1994. «Arriva in Italia nel 1990, via Benfica, nel pieno della maturità [...] Centrale difensivo con un rendimento costante, senza picchi e senza crolli, nel tempo cambia solo la pettinatura (all’inizio ha un testone enorme di riccioli, poi lo cura con più attenzione). Abile nel gioco aereo, valido tecnicamente, gioca con tutti i mister (Ottavio e Carlos Bianchi, Zeman, Capello) e di tutti si guadagna la stima [...] Soprannominato ”Pluto” per il suo carattere docile, è un brasiliano atipico: non soffre di ”saudade” e nella capitale ci sta divinamente» (Dizionario del calcio italiano). «Ricordate la prima lezione che impartì appena sceso dall’aereo, nell’estate del ”90? Il presidente Viola, che se n’era innamorato vedendolo braccare Van Basten nella finale di coppa Campioni Milan-Benfica, lo aveva presentato come "il nuovo Falcao". Aldair si affrettò a spiegare: "Non sono Falcao perché non ho i suoi piedi. Non sono Renato perché non bevo e vado a letto presto. Non sono Cerezo, perché parlo poco e non dico le battute". [...] Ha sempre parlato poco, Aldair. Anche da ragazzo, quando cercarono di fargli vendere auto. Il proprietario della concessionaria rinunciò per la disperazione: i clienti facevano domande e il ragazzo rispondeva a monosillabi. [...] Il giorno del debutto in campionato (9-9-’90: Roma- Fiorentina 4-0), la Russia si chiamava Urss, Bush si chiamava George Senior ed era a Helsinki con Gorbaciov, Saddam era Saddam e gli piaceva il Kuwait. Aldair quel giorno diede una lezione di pace: a fine partita regalò la maglia all’allenatore viola, Lazaroni, il c. t. brasiliano che non gli aveva fatto giocare neppure un minuto a Italia 90» (Luigi Garlando, "La Gazzetta dello Sport" 3/6/2003). «Quando era bambino papà Carmerindo gli chiese: ”Cosa preferisci che ti regali per il compleanno, un pallone o una canna da pesca?” Scelse la canna, ”così almeno potevo portare a casa qualcosa da mangiare”. [...] Cognome sbagliato all’anagrafe (in realtà si chiama Altair), data di nascita ormai controversa sicuramente nel mese (è nato il 30 ottobre e non il 30 novembre: gli impiegati di Ilheus, quel giorno, non erano granché in forma) e, chissà, forse anche nell’anno» (Massimo Cecchini, ”La Gazzetta dello Sport” 3/9/2003).