Enrico Marro, ìCorriere della Seraî 07/02/2002, 7 febbraio 2002
A una minaccia l’applauso più forte: «Siamo chiamati a definire insieme a Cisl e Uil un nuovo programma di mobilitazione, mettendo in campo e collegando tutta la capacità di movimento e di lotta del sindacato confederale
A una minaccia l’applauso più forte: «Siamo chiamati a definire insieme a Cisl e Uil un nuovo programma di mobilitazione, mettendo in campo e collegando tutta la capacità di movimento e di lotta del sindacato confederale. Sono convinto che in questo quadro articolato di iniziative debba trovare collocazione anche lo sciopero generale». Solo due giorni prima la stessa Cgil aveva firmato col governo l’accordo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego: «’Un buon accordo”, dice lo stesso Cofferati. Ma il fatto è che il sindacato, per arrivare a questo risultato, ha dovuto ”costringere il governo a cambiare radicalmente posizione”, ottenendo aumenti adeguati per le retribuzioni pubbliche. E ”lo abbiamo costretto con l’iniziativa e la lotta, l’una e l’altra alla fine hanno pagato”. Su questa strada, quindi, bisogna continuare per vincere anche le altre partite, cioè per far sì che il governo ritiri le proposte di modifica all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (licenziamenti) e il taglio dei contributi sui nuovi assunti» .