Curzio Maltese, ìla Repubblicaî 07/02/2002, 7 febbraio 2002
Identità. Curzio Maltese: «Fra le diecimila parole del discorso di Cofferati, la più importante, la chiave di tutto, è l’ultima: Identità
Identità. Curzio Maltese: «Fra le diecimila parole del discorso di Cofferati, la più importante, la chiave di tutto, è l’ultima: Identità. ”Siamo qui perché ci muove una passione, per rappresentare anche chi si è sperso. Questa è la ragione primaria della nostra identità” [...] Passione, Identità. Parole d’ordine che non si sentivano da anni e suonano come un toccasana per una sinistra che si è ”spersa” alla rincorsa di molti modelli, smarrendo per strada l’antica passione, l’identità (e alcuni milioni di voti), senza trovarne di nuove [...] Cofferati è ora il vincente dei perdenti, l’unico rimasto in piedi nella bufera che ha spazzato il campo dell’Ulivo. Non soltanto perché, invece di una poltrona, ha appena portato a casa un buon contratto per gli statali. [...] Cofferati conserva un’identità. Non ha mai avuto bisogno di definirsi ”post” e ”neo” qualcosa, di civettare con il liberismo (in crisi dopo l’11 settembre), di inseguire questo o quel modello straniero, di cambiare nome, simbolo, padri, faccia e vestito per andarsi a cercare un’identità sul mercato della politica come fatto personale, dove il berlusconismo è destinato a vincere. [...] L’identità è come il coraggio, se uno non ce l’ha nessuno gliela può dare, nemmeno Tony Blairª