Walter Passerini, ìCorriere della Seraî 09/02/2002, 9 febbraio 2002
L’era della conoscenza. «Che senso ha, e questo vale per tutti, farsi una guerra di religione simbolica sull’articolo 18, quando tutti sanno che riguarda una piccola fetta di lavoro? Sono le piccole e piccolissime imprese a realizzare la crescita dei posti
L’era della conoscenza. «Che senso ha, e questo vale per tutti, farsi una guerra di religione simbolica sull’articolo 18, quando tutti sanno che riguarda una piccola fetta di lavoro? Sono le piccole e piccolissime imprese a realizzare la crescita dei posti. Più dell’80 per cento delle aziende che assumono stanno già sotto la linea del Piave dei quindici dipendenti e non usufruiranno mai della modifica dello Statuto. Non crescono non per nanismo, o per l’articolo 18, ma per scelta e per genetica imprenditoriale: preferiscono così. [...] Se la ”sicurezza” e il ”welfare” erano i titoli di scambio della società industriale, nella società delle opportunità il loro posto viene preso dalla formazione. Sarà il nuovo baricentro dei diritti. Apprendere continuamente, per avere occasioni, per crescere socialmente sulla giostra. I saperi non saranno ”capitalizzabili” senza una ”manutenzione continua”. Quello passato ”era il secolo del lavoro”. Quella prossima sarà l’’era della conoscenza” (Walter Passerini) .