11 febbraio 2002
Buongiorno Serena, di anni 5. Figlia di Anzillotti Raffaella, casalinga, e di Buongiorno Franco, operaio e contadino, due sorelle, passava tutti i pomeriggi nel casale brindisino in cui vivevano la nonna novantenne e tre sue zie
Buongiorno Serena, di anni 5. Figlia di Anzillotti Raffaella, casalinga, e di Buongiorno Franco, operaio e contadino, due sorelle, passava tutti i pomeriggi nel casale brindisino in cui vivevano la nonna novantenne e tre sue zie. Giocava soprattutto con una di loro, Buongiorno Maria, di anni 58, vedova, un figlio trentenne, per lo più tranquilla, di tanto in tanto qualche attacco di follia. Alle 15 di venerdì 8 costei prese per mano la nipote e la condusse davanti alla cisterna del cortile. Sollevò la botola e la lanciò (due metri e mezzo d’aria, altrettanti d’acqua). Subito dopo si precipitò dai carabinieri urlando: ”Sono stata io”. Più tardi farfugliò: ”Volevo vedere com’è il carcere, come si vive lì”. In una masseria con le pareti bianche nella contrada Rotondo, frazione di Carovigno, centro agricolo a trenta chilometri da Brindisi.