varie, 11 febbraio 2002
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ALTEA Rosemary Leicester (Gran Bretagna) 19 maggio 1946. Medium. «Medium spirituale ispirata, a suo dire, dallo sciamano apache Aquila Grigia, secondo la leggenda amica e consigliera di Bill Clinton, di certo autrice di best-seller che nell’asfittica Italia del libro viaggiano sul filo delle 200mila copie
ALTEA Rosemary Leicester (Gran Bretagna) 19 maggio 1946. Medium. «Medium spirituale ispirata, a suo dire, dallo sciamano apache Aquila Grigia, secondo la leggenda amica e consigliera di Bill Clinton, di certo autrice di best-seller che nell’asfittica Italia del libro viaggiano sul filo delle 200mila copie. Medium da pienone, volata in cinque anni da una condizione modesta alla celebrità e al successo [...] Negli Usa il rude Larry King, intervistatore in bretelle della Cnn, si è commosso in diretta perché la medium gli ha detto di vedere alle sue spalle lo spirito della madre morta, trasmettendole un messaggio (’Larry, hai di nuovo scambiato gli occhiali da vista’). [...] Anima d’acciaio custodita in un’apparenza di imperturbabile mitezza, nel 1981, cameriera in un pub, faticava a mettere insieme il pranzo con la cena per sé e la figlia Samantha» (Bianca Stancanelli, ”Panorama” 12/8/1999). «Dice di riuscire a parlare con i morti e addirittura di poter consolare gli afflitti anche a distanza, uscendo e rientrando dal proprio corpo come da un interno domestico. Qualche volta è faticoso perché – confessa – ”non sono Dio”. [...] Ogni comparsata frutta un pubblico eccezionale: share alle stelle in tivvù, resse indescrivibili per incontrarla più da vicino [...] Si fa pagare. Tariffa media: 200 dollari a persona [...] Carla Tanzi, direttore editoriale della Sperling [...] è stata sua ospite [...] Racconta che in quella trasferta americana si era slogata un ginocchio e che lei glielo mise a posto con il semplice tocco delle mani [...] [...] Nata in una povera casa da una madre perfida (come racconta lei stessa) e da un padre violento che la batteva per niente [...] Scappata da casa sposa il primo che capita e ci fa una bambina [...] Il suo cognome d’arte non deriva da una specie ben nota di rose, ma dalla lingua messicana, vuol dire luoghi alti o anche del male» (Cristina Mariotti, ”L’Espresso” 27/12/1999). «Sicuramente più ricca di un banchiere della City e più popolare di un’attrice hollywoodiana [...] Oltre ai milioni di lettori ha 15mila ”pazienti” [...] Da bambina, infelice che era, sognava di camminare sopra un arcobaleno come cantava Judy Garland nella celeberrima commedia musicale Il mago di Oz» (Gigi Marzullo, ”Sette” n. 26/2000). «’Era dai tempi dell’astrologa di Nancy Reagan Joan Quigley che un’esploratrice del cosmo non esercitava un’influenza tanto profonda sulla società americana”, afferma ”Vanity Fair” [...] Anche Elaine Louie, la reporter più dura del ”New York Times”, rimase esterrefatta quando l’Altea, durante l’intervista, si mise in comunicazione con il defunto marito della giornalista, rivelandole dei dettagli che nessun altro tranne loro poteva conoscere [...] ”All’inizio mi scambiavano per una chiromante e mi chiedevano di predire il futuro. Ma poi si sono rese conto che la mia funzione è quella di tramite col mondo spirituale [...] Non mi vanto di poter curare i malati ma di armonizzare la loro psiche, preludio a qualsiasi guarigione fisiologica. Tra i tanti miracoli sono riuscita a trasformare il tumore terminale di un paziente in un’operabile escrescenza grande come un pisello [...] Penso che gli ospedali psichiatrici siano pieni di gente come me [...] Consiglio agli psichiatri da una parte all’altra del pianeta di fare un esame di coscienza per stabilire quanti ”malati mentali’ non siano in realtà medium, vittime della loro miopia e ottusità”» (Alessandra Farkas, ”Sette” n. 42/1998). «Tra le sue previsioni azzeccate la più famosa è quella sulla guerra delle Falkland del 1982» (Marino Parodi, ”Primo Piano” 28/11/1997).