varie, 11 febbraio 2002
AMORTH
AMORTH Gabriele Modena 1 maggio 1925. Prete. Esorcista • «[...] esorcista della diocesi di Roma. considerato il ”decano” della categoria, e si deve alla sua opera di pubblicizzazione - oltre che a un bisogno dal ”basso” - se la Chiesa è ritornata a occuparsi della pastorale legata a fenomeni straordinari, come ossessione e possessione diabolica. [...] ”[...] Oggi le richieste sono molto più frequenti che in passato. Scherzando, dico che faccio esorcismi otto giorni a settimana. Anche la mattina di Pasqua e Natale esorcizzo a tempo pieno. Se vedesse la mia agenda, noterebbe che il sabato e la domenica sono zeppi di appuntamenti. E poi ci sono quelli che vengono senza prenotazione, mi commuovo, e li ricevo lo stesso... [...] in genere le persone che vengono da noi hanno sempre fatto prima la trafila da molti medici, psicologi, psichiatri. Personalmente, ma credo che anche i miei colleghi si comportino così, prima di ricevere qualcuno gli chiedo se è stato da un medico, e voglio vedere la diagnosi. Altrimenti mi rifiuto di riceverlo; perché quando uno sta male, è normale che sia un male naturale, è un’eccezione, e grazie al cielo un’eccezione rara, che si tratti di un male di carattere malefico. Solo dopo aver visto la diagnosi medica, se ci sono veramente dei sospetti, faccio un esorcismo, diciamo così diagnostico, per capire se c’è una presenza malefica. Il fenomeno cresce per l’aumento della partecipazione a sette sataniche, e per la diffusione dell’occultismo, del ricorso ai maghi e allo spiritismo. Infatti chiedo sempre: quando sono cominciati i disturbi? Se mi rispondono: dopo che ho fatto spiritismo, ho visto maghi o cartomanti, ho partecipato a una seduta satanica... beh, sono indizi. Il fenomeno più evidente è il rifiuto del sacro: anche violento, mentre prima magari uno andava in chiesa tranquillamente [...] Il demonio cerca di non mostrarsi, ma alla fine se c’è, esplode. Mi ricordo un bambino di 11 anni, tenuto da quattro uomini robusti, durante una seduta. Il ragazzino li faceva volare. E in un altro caso, un bambino di 10 anni ha sollevato un tavolo enorme, pesante, da solo. Dopo gli ho tastato i muscoli delle braccia: non avrebbe mai potuto farlo, da solo. Durante gli esorcismi accadono cose che potrebbero fare veramente impressione. Una volta ho avuto un calcio, e non sembrava forte, da una ragazzina: sono rimasto con la gamba ingessata quaranta giorni [...] può accadere che non ci sia una presenza visibile ma una possessione, cioè qualcuno dei presenti viene posseduto dal demonio. Poi sono obbligati a ricorrere, se ne hanno la forza, all’esorcista. Come è accaduto in quello che considero un caso bellissimo, perché la liberazione - ed è straordinario - è avvenuta con un solo esorcismo. Una ragazza di 14 anni, portata da un’amica, è andata ad assistere a un rito satanico. Ritornata a casa scalciava, mordeva, bestemmiava. Ma durante l’esorcismo è crollata a terra di colpo, liberata. E dopo non ha più avuto problemi [...] Quando l’attacco arriva, la persona digrigna i denti, si dimena, vorrebbe urlare ma cerca di trattenersi. tremendo, sente di non essere più padrone di se stesso. Ma soprattutto hanno paura di essere scoperti, trattati come lebbrosi: per questo non accettano mai di essere intervistati neanche a volto coperto, o alterando la voce”» (’La Stampa”, 14/1/2005). «[...] La sua agenda è un logoro calendario da muro in cui, giorno dopo giorno, con grafia minuta, sono appuntati migliaia di nomi che rappresentano storie di sofferenza. Tutta gente che ha bisogno di curarsi. L’anima. Persone tormentate che stanno male, malissimo, che vogliono tornare a vivere e che da sole non ce la fanno. Perché c’è di mezzo ”qualcuno” o ”qualcosa” che glielo impedisce, ”il demonio” [...] ”A volte senza l’intervento miracoloso del Signore non si arriva a nulla. Ma quando mi accorgo che il malessere di una persona non ha niente a che fare con il diavolo, scherzando dico: cerchi un buon veterinario! [...] Nell’esorcismo, mentre dico: questa creatura è di Cristo, il demonio risponde: no, è mia. Allora gli dico cosa puoi fare contro il battesimo? E lui se ne va. Ma a volte dice: sono arrivato prima io, mi è già stato consegnato. bene che le partorienti consacrino già mentalmente il loro bimbo a Dio, ancor prima che nasca: è una precauzione importantissima [...] Ogni esorcista ha metodi particolari. Durante la preghiera si mette la stola viola sulla spalla della persona e una mano sul capo, di solito il diavolo colpisce la testa e a volte lo stomaco, se è stato fatto un maleficio facendo mangiare qualcosa di particolare. Per queste creature ci vuole massimo rispetto, dobbiamo custodirle affinché non si facciano male quando vanno in trance. Talvolta se una persona è posseduta o ha un maleficio, vede il mio viso deformato con due, tre, quattro bocche. E se ci prendiamo calci, pugni e sputi ringraziamo Dio per tutto questo”» (Francesca Pini, ”Sette n. 23/2001).