Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  febbraio 11 Lunedì calendario

ANGIOLINI Ambra Roma 22 aprile 1977. Conduttrice tv. Resa famosissima da Gianni Boncompagni con Non è la Rai

ANGIOLINI Ambra Roma 22 aprile 1977. Conduttrice tv. Resa famosissima da Gianni Boncompagni con Non è la Rai. Attrice • « [...] ha già avuto almeno tre vite. Nella prima era molto piccola e veniva radioguidata, tramite auricolare, dal professor Humbert Boncompagni; le facevano dire cose abbastanza sciocche, tipo ”il diavolo sta con Occhetto”, indossare minigonne, chinarsi per frugare nello zainetto e cantare canzoncine pepate (la voce, però, era di un’anonima corista). Poi ha preso qualche chilo - la grassezza delle adolescenti - e s’è messa a cantare sfondando soprattutto all’estero (Sud America), è stata accusata d’evadere il fisco, è un po’ sparita e molte madri hanno detto alle figlie: ”Ecco, vedi, meglio se studi”. Nella seconda, ha preso lezioni di canto ed è ricomparsa a Sanremo, tra il pubblico però. In gara c’era il suo fidanzato Francesco Renga e lei sembrava serena. Lui ha poi vinto il Festival con una canzone dedicata alla loro bambina appena nata, lei s’è commossa, ha sfornato un secondo pupo, è nuovamente un po’ ingrassata - la grassezza delle puerpere - ed è stata fotografata ai giardinetti, poi è sparita. Molte madri hanno detto alle figlie: ”Ecco, vedi che succede, è meglio se aspetti a mettere su famiglia”. Nella terza ha imparato a recitare, ha interpretato ”Saturno contro”, ha vinto il David di Donatello ex aequo con la Finocchiaro. Ora si gode la fama, i soldini messi via, il fidanzato cantante, i due bambini, e non ingrassa. Molte madri che hanno sempre ammirato la Finocchiaro, adesso non sanno più cosa dire alle figlie» (Stefania Miretti, ”La Stampa” 15/6/2007) • «[...] non lo sa ma il suo caso è ormai oggetto di studio nelle Alte Scuole di Comunicazione. Come tutti ricordano, ha raggiunto la sua notorietà con Non è la Rai, con quella storia dell’auricolare e delle imbeccate del perfido Gianni Boncompagni. Tanta notorietà ma anche tante critiche: da allora non le è stato perdonato nulla, non le è stato risparmiato nulla. Eterodiretta, borgatara, lolita di periferia, tanto per citare alcune gratificazioni che le sono giunte da quella categoria di reietti che sono i critici. Ha inciso alcuni dischi sciagurati ed è stata bastonata. Lei zitta e avanti. Avanti con altri programmi giovanilistici, con una trasmissione di Marco Giusti, con una fiction da brivido, Favola (1996) di Fabrizio De Angelis. Dove c’è la seguente scena: Tracy-Ambra, per verificare se Ryan Krause è davvero un principe, lo invita a presentarsi a cavallo. E lo sciagurato si presenta su un bianco destriero, in piena periferia romana con i motorini che sgasano, vestito da principe azzurro. Lei non resiste, salta in groppa e tutti i condomini affacciati alle finestre applaudono. Da un’esperienza simile è impossibile salvarsi. Ambra ci è riuscita. Non si è mai lamentata delle critiche (in cuor suo avrà maledetto, giustamente), non ha mai telefonato alla direzione per dolersi dei trattamenti subiti, non fa parte di una lobby giornalistica, non è nemmeno in quota rosa, ma ha fatto tesoro (lo ha detto lei) di qualche osservazione e oggi è una donna matura, consapevole e felice. E anche una brava conduttrice; in radio raggiunge livelli di assoluta eccellenza. [...]» (Aldo Grasso, ”Corriere della Sera” 19/10/2006) • «[...] ex-reginetta di Non è la Rai, cresciuta bene come di rado capita a chi è divo da ragazzino. Passo dopo passo, stando ferma per un bel po’, lontana dalla tv, impegnata a diventare grande e a scrollarsi di dosso l’immagine di precoce mini-soubrette, Ambra si è trasformata in una giovane donna saggia e felice. Forse anche per questo Ferzan Ozpetek le ha affidato il ruolo più toccante di Saturno contro, quello di Roberta, drogata, instabile, fragilissima, una ragazza che potrebbe avere tutto e invece non ha niente. Al cinema c’è chi neanche la riconosce, bella e intensa com’è, un’attrice vera, con un futuro sul grande schermo: [...] Quanto è stato difficile staccarsi dall’immagine che la tv le aveva appiccicato addosso? ”Per tanto tempo su di me c’erano molti dubbi, non mi davano fiducia, sul motivo mi sono interrogata per anni, certo, sapevo che c’entrava Non è la Rai e poi il Dopofestival del ”96, cose che appartengono a una determinata età. Insomma, era difficile venire rappresentata per come sono ora, con pensieri diversi e un’età diversa [...] non ho più l’ansia del superlavoro, curiosamente le responsabilità, prima di tutto nei confronti dei figli, mi fanno sentire più serena. E poi ho imparato a mediare, prima per me era tutto o bianco o nero, adesso ragiono di più, ho capito che bisogna avere il coraggio di dire di no perchè se ti capita la cosa più figa del mondo e, anche se ti fa gola, in fondo in fondo non ti ci vedi, meglio rinunciare [...] provo un senso di enorme riconoscenza nei confronti di Ferzan Ozpetek, lo stesso che a suo tempo ho sentito per Boncompagni. [...]» (Fulvia Caprara, ”La Stampa” 8/3/2007) • «Non ho mai dimenticato la tv. Lì sono nata e lì ho imparato soprattutto l’ironia e a fronteggiare il pubblico. la tv che mi ha aiutato a trovare le occasioni per fare altre esperienze. [...] » (’Corriere della Sera”, 6/1/2001) • Due figli col cantante Francesco Renga (Jolanda e Leonardo): «’Tutti si lasciano? E noi restiamo insieme! Non posso pensare di mollare perché a un certo punto le cose vanno male [...] Amo moltissimo Francesco. Eppure è l’unico uomo cui non concedo di avere un passato [...] Ho imparato a essere paziente. Ad accettare le cose così come sono. Me lo ha insegnato la gravidanza: ami e curi qualcuno senza conoscerlo. Ti fidi [...] Quando è nata Jolanda mi succedeva di piangere, di sentirmi confusa. Mai pensato fosse depressione: era una fase, sarebbe passata [...] Jolanda nei primi tre mesi l’avrò portata 150 volte al pronto soccorso, Leonardo neanche una. Purtroppo mi è venuta paura di volare. Ho pure seguito il corso per fifoni, servito a nulla... [...] avevo fatto miliardi di provini, andati male. Ho una certa fama e non tutti vogliono rischiare un’etichetta ”pop”. Poi all’improvviso mi contatta un collaboratore di Ozpetek, ma ero appena rimasta incinta. Lui ha aspettato e a maggio, due ore dopo che è nato Leonardo, mi ha chiamato per gli auguri e per fissare un incontro [...] Il mio sogno, però, sarebbe fare un programma di approfondimento di cronaca nera. Adoro Carlo Lucarelli e Franca Leosini! [...] di destra o di sinistra? Esiste ancora questa distinzione? Stimo più di tutti il sindaco di Roma, Walter Veltroni: non chiacchiera, sensibile, serio. Lo vedrei bene come premier. In generale mi piacciono le persone coerenti: Gianfranco Fini, Emma Bonino [...] Nel 2000 un regista teatrale mi ha fatto una richiesta esplicita in cambio di una parte. Il ruolo lo ha dato a un’altra [...] Se Jolanda un giorno decidesse di fare la velina? Starò al gioco, come i miei genitori. Ma prima le imporrò una formazione rigorosa. Già adesso la stimoliamo con giochi, libri, favole, pochissima tv. Da grande deciderà lei. Quello che farà, sarà indipendente dalla sua intelligenza» (Elvira Serra, ”Corriere della Sera” 26/8/2006).