Varie, 11 febbraio 2002
ANGIONI
ANGIONI Franco Civitavecchia (Roma) 25 agosto 1933. Generale. Entrato alla scuola militare Nunziatella di Napoli nel 1949, è diventato generale di corpo d’armata. Comandante del contingente italiano della forza multinazionale in Libano dal 1982 al 1984. Nel 1997 commissario straordinario del governo per le iniziative di supporto all’Albania. Nel 2001 eletto deputato per la Margherita • «L’uomo che è stato il capo delle Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, dei paracadutisti incursori del Col Moschin, della Forza Mobile Nato in Germania e della missione di pace in Libano, oltre che segretario generale della Difesa, insomma il generale italiano a quattro stelle che ha comandato tutto il comandabile […] Dopo una vita spesa a fronteggiare il pericolo rosso, chi gliel’avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe trovato in pattuglia con i militanti della sezione diessina di via Catanzaro, a perlustrare in avascoperta la zona minata di piazza Bologna, storica roccaforte del Fronte della Gioventù? […] ”I miei ex colleghi con le stellette. Mi danno del traditore. Sei passato con gli stessi comunisti che abbiamo combattuto per una vita, mi scrivono. Che errore, dicono, mettersi con i nostri nemici di sempre. Mi sembrano soldati giapponesi che combattono su un’isola deserta contro un nemico che non c’è più. Non si sono accorti, questi anticomunisti in divisa, che il Muro è caduto da dodici anni. E poi, io che ho lavorato con Prodi e con D’Alema posso dirle che sono stati i migliori governi che abbiamo avuto. Dall’altra parte non vedo la stessa libertà che si respira nel centrosinistra, sento un’aria da caserma che non mi piace”» (Sebastiano Messina, ”la Repubblica” 4/5/2001).