Varie, 11 febbraio 2002
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Apple Fiona
• (Fiona McAfee-Maggart) New York (Stati Uniti) 13 settembre 1977. Cantante. Nome d’arte preso dalla nonna materna • «La ”nuova Joni Mitchell” con gli occhioni da cucciolo triste e la voce vellutata che aveva conquistato i critici con due cd (Tidal del ”96 e When the Pawn... del ”99) che avevano subito scatenato un seguito agguerritissimo di fans. E paragoni con grandi signore della musica come la Mitchell, Patti Smith e Laura Nyro. Poi però, dopo quell’opera seconda difficile e stimolante, più nulla: la giovane poetessa romantica del pianoforte – protagonista anche di una relazione infelice con il regista di Magnolia e Boogie Nights Paul Thomas Anderson – è sparita dalla scena musicale. Il motivo? La povera Apple il terzo album l’ha scritto, cantato, suonato e già inciso [...] sotto la supervisione del produttore genialoide Jon Brion. Il problema è che i manager della sua casa discografica, la Sony/Epic americana, dopo aver ascoltato il disco finito (titolo: Extraordinary Machine) hanno pronunciato le quattro parole che un artista teme di più: Non c’è un singolo. Mancherebbe insomma un motivo abbastanza commerciale per fare da traino alla promozione. [...] Con il passare dei mesi, il disco fantasma ha appassionato i fans: chi, tra gli addetti ai lavori lo ha ascoltato, parla di un’opera interessantissima, poco commerciale ma ricca di idee. [...]» (Matteo Persivale, ”Corriere della Sera” 23/11/2004) • «Con aritmetico dolore mette in fila le sue angosce e si lacera l’anima. Giovanissima e vulnerabile, poetica ma infinitamente drammatica […] Trabocca furia contro il suo passato, i suoi uomini e soprattutto se stessa […] E intanto la gente la ama a distanza, adora questa principessina-Prozac del rock salvifico, l’anti Britney Spears che è la quinta essenza della teenager tormentata e la voce di una nuova generazione di catastrofisti, di quelle studentesse che venerano la poetessa Sylvia Plath […] Nel 1996 Tidal, l’album d’esordio, fece gridare i critici al miracolo […] I suoi genitori (il papà attore di teatro e la mamma cantante, ballerina, nutrizionista e pure insegnante di ginnastica) si erano separati quando lei aveva quattro anni e da allora ha vissuto a Manhattan con la madre e la sorella maggiore Amber. Era una bambina solitaria, con problemi d’attamento anche a scuola, dove i suoi compagni si divertivano a chiamarla ”cane” per via dei suoi capelli lunghissimi e perennemente arruffati. A 8 anni iniziò a suonare il piano, a 11 era già entrata in analisi: ”Il piano era un modo per fuggire dalle frustrazioni. Quando avevo 10 anni componevo addirittura musica classica ispirata ai documentari sugli animali che vedevo negli speciali del ”National Geographic’ alla tv […] Finché un giorno scrissi The truthful night, canzone dedicata ai miei genitori. Il messaggio? La vita è insopportabile, voglio morire” […] A 12 anni fu violentata nell’atrio di casa sua da un quarantenne […] Ha rischiato di diventare anoressica, e per un breve periodo è uscita con uomini che le ricordavano lo stupratore […] Dopo quasi 4 milioni di dischi venduti, nel 1997 ha ottenuto l’Mtv Award come ”migliore nuovo artista” […] Marilyn Manson si è perdutamente innamorato di lei […] Sorellina eccentrica di Tori Amos […] una cosa non è ancora riuscita ad accettare: la sua bellezza. Usa solo T-shirt e jeans, odia truccarsi e partecipare ai servizi fotografici […] Vive a Los Angeles, non ha la patente: ”Imparare a guidare mi mette in ansia, perché sarei così nervosa per il terrore di causare un incidente che alla fine lo provocherei davvero” […] Fidanzata con il regista Paul Thomas Anderson» (Ilaria Bellantoni, ”Max” n.4/2000).