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 2002  febbraio 11 Lunedì calendario

ARCURI

ARCURI Manuela Anagni (Frosinone) 8 gennaio 1977. Attrice. «Ha fatto i calendari, ha frequentato uno sceicco, è apparsa in programmi cult come Mai dire gol e rifiutato Domenica in, Giorgio Panariello l’ha voluta nel suo film ed è bastata la sua apparizione a Bagnomaria, venditrice di bomboloni sulla spiaggia, per capire che quella ragazza bruna, bellissima, formosa, sarebbe andata lontano. Ha iniziato a 14 anni a posare per i servizi di moda, a 17 Leonardo Pieraccioni le affida una piccola parte ne I laureati, Pappi Corsicato la sceglie per I buchi neri, poi arrivano Verdone e Panariello. E la pubblicità del gorgonzola in cui affondava con espressione intensa un dito nel formaggio. ”Ho sempre sognato di fare l’attrice, sto costruendo la mia carriera nel cinema, ho rifiutato tanta tv per questo”. […] Sex symbol casalingo […] si definisce ”una donna di carattere. Ho una volontà di ferro, so dove voglio arrivare. Ma la determinazione che sfodero nel lavoro non mi accompagna nella vita privata, quando si parla di sentimenti sono più fragile. Amo gli uomini che mi fanno ridere, tante storie finite sui giornali erano inventate. […] Spero che la gente sappia apprezzarmi per quello che sono: spontanea, umile”» (Silvia Fumarola, ”la Repubblica” 28/2/2002). «’ bello” è la parola che usa di più mentre parla e bisticcia con un accento ciociaro che tracima oltre i tentativi di contenimento fatti a forza di corsi di dizione e che rende la sua bellezza, speciale davvero, un po’ più umana […] ”Ho iniziato nella moda da piccolissima. Da quando a 14 anni ho frequentato un corso di portamento a Latina […] Fino a 18 anni ho fatto di tutto, tranne l’alta moda. Un Valentino, una dal fisico prorompente come il mio non la prenderebbe mai . Per me solo pret-à-porter. Però ho fatto cose importanti come sfilare per Coveri a Parigi a 16 anni […] Feci i provini per Piazza di Spagna, ho girato tutti gli stilisti ma gli abiti mi andavano strettini. Me li infilavo e non si chiudevano. Stavo malissimo! da lì che sono iniziate le mie diete […] Il primo film l’ho fatto a 17 anni, I buchi neri di Pappi Corsicato. Non ci volevo andare fino a Napoli per il provino poi, invece, sono entrata nella stanza e il regista ha detto: Adelaide è lei. Ero contentissima. E così ho allontanato lo stress allucinante della moda […] La mia mamma è la mia migliore amica. Ma un’amica ce l’ho, perché è bella anche lei, fa la modella. l’unica persona che riesca a essermi amica […] Ho un debole per gli occhi chiari e i capelli biondi. E mi piace bello. Il principe azzurro biondo con gli occhi blu per me ancora esiste. E che sia ricco, perché i soldi fanno la felicità, perché è così […] Leggerò poco, ma mi diverto tanto. Sono una discotecara di quelle che tornano a casa alle sette del mattino […] I miei migliori amici sono gay, amici amici, amici veri. L’uomo ci prova, la donna è gelosa, invidiosa; con un gay invece riesco a instaurare un rapporto fantastico» (Rossella Simone, ”Max” n. 9/1999). «Se non avete il cuore in ordine, evitate di trovarvi faccia a faccia con la Sventola di Anagni, perché il sangue bolle nelle vene al suo cospetto. E sono gli occhi quelli che ti mandano in tilt, un verde profondo mescolato con i colori del tramonto nel deserto... specchio lucidissimo di una sensualità che tra le sventole in circolazione ha poche rivali. Occhi che ti scavano dentro, occhi da kappaò. ”Però a me non piacciono. l’unico difetto che ho. Li avrei voluti di un altro colore... azzurri. Una mora con gli occhi azzurri secondo me è il massimo”» (Aldo De Luca, ”Il Messaggero” 4/3/2002). Vedi anche: Agostino Gramigna, ”Sette” n. 5/2001;