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 2002  febbraio 12 Martedì calendario

Arnett Peter

• . Nato a Riverton (Nuova Zelanda) il 13 novembre 1934. Giornalista. Il volto più noto della Cnn: divenne famoso in tutto il mondo nel 1991, durante la Prima Guerra del Golfo, trasmettendo in diretta ogni giorno dal tetto di un hotel di Bagdad. Conduttore di un nuovo programma di attualità, il 7 giugno 1998 diffuse un falso scoop sulla guerra in Vietnam: raccontò che gli aerei Usa inseguivano nel Laos i disertori con bombe al gas nervino. Non era vero, o quantomeno non c’erano le prove. La Cnn chiese scusa, lui no, dicendo che non aveva partecipato alla scrittura del programma: «Ci ho messo solo la faccia» (Maurizio Ricci, ”il Venerdì” 24/7/1998). Lo cacciarono, dopo un lungo pellegrinaggio finì alla Nbc, che però lo cacciò anch’essa durante la Seconda Guerra del Golfo per aver rilasciato un’intervista alla televisione di Baghdad molto critica verso la strategia di guerra Usa (’la Repubblica” 1/4/2003). «Un oriundo neozelandese che a vent’anni si è trasferito nel sudest asiatico e che da allora non si è fermato mai, sopravvivendo a pestaggi della polizia sud-vietnamita, mitragliate e napalm. D’altronde aveva fatto suo il suggerimento di un veterano della Cnn che, ai suoi esordi tv, gli aveva spiegato la ricetta per il successo: ”If it bleeds it leads” (se c’è del sangue allora piace) [...] I servizi in solitario da Bagdad bombardata. Il fatto di essere rimasto l’unico giornalista occidentale in città a trasmettere live per 57 giorni sotto i missili. Il premio Pulitzer per le corrispondenze dal Vietnam. Le interviste esclusive a Saddam Hussein e, nel 1997, all’allora assai meno noto Osama bin Laden (’Uno degli incontri più tesi: lo sceicco si presentò con il suo kalashnikov e più volte ebbi l’impressione che se avessi inavvertitamente insultato il suo senso religioso avrebbe potuto prenderlo e spararmi”) [...] Generazioni di corrispondenti di guerra hanno guardato a lui nello stesso modo in cui i concittadini di Koenigsberg rimiravano Immanuel Kant: al suo passaggio potevano rimettere l’orologio. Perché quando avvistavano il suo lampo sgraziato su uno qualsiasi dei fronti caldi del pianeta era solo questione di contare: un’ora, 12 ore, un giorno al massimo prima che il tuono delle bombe si facesse sentire con tutto il suo fragore. Dove c’era un colnflitto là c’era lui - e viceversa - a dare il ”la” alla stampa di mezzo mondo prima come inviato speciale dell’Associated Press poi come uomo Cnn. Poi un bel giorno, dopo trent’anni di onorata carriera, ha prestato la sua faccia per ”firmare” un servizio che non aveva scritto [...] E la stella della tv di Ted Turner e diventata di colpo ”come radioattiva”, ha raccontato un dirigente: dopo un anno di inattività, nel 1999 si è dimesso per iniziare, a 65 anni, una nuova vita da free lance [...] Dopo un’esperienza di un anno al sito ForeignTv.com (’l’ho lasciato quando hanno cominciato a fare troppo entertainment) e un esperienza come direttore del trimestrale d’economia ”Global Vision”, oltre ad aver seguito per la tv turca Atv le presidenziali Usa 2000, è approdato infine alla Bnn dove l’hanno acccolto da eroe» (Riccardo Staglianò, ”Il Venerdì” 19/7/2002).