Varie, 12 febbraio 2002
AUGIAS
AUGIAS Corrado Roma 26 gennaio 1935. Giornalista. Cura la pagina delle lettere de ”la Repubblica”. Scrittore. Conduttore tv • « stato tra i promotori della cosiddetta ”tv verità” con la trasmissione Telefono giallo (1987-1993) legata al fascino della cronaca nera e giudiziaria ”che è una fonte tremenda, potentissima di storie”. Presentatore dai toni sobri e misurati, dal 1990 al 1993 ha condotto Babele, programma di divulgazione culturale fermamente sostenuto nonostante il dissenso con il direttore di Raitre Angelo Guglielmi, che teorizzava invece una tv per non lettori (sul modello di Telefono giallo). Alla fine del 1993 è passato a Telemontecarlo dove ha condotto con il suo tipico aplomb anglosassone Domino 81994). Contro le implacabili leggi dell’audience, si è sempre battuto per una televisione di qualità. Nel 2002 ha ripreso a condurre Babele, in onda il venerdì notte su Raiuno e in prima serata sul canale satellitare di Rai Educational» (Televisione, acura di Aldo Grasso, Garzanti2002). «Uomo immagine. Se solo fosse nato a Londra. Perché se invece nasce a Roma e vuole fare il giornalista, uno col suo aplomb invece che alla Bbc deve cominciare alla Rai e – sorry – non è la stessa cosa. Si può pure partire dalla Rai di New York, all’ombra di the best Ruggero Orlando, ma sempre a Roma poi bisogna tornare. E invece che sul ”Financial Times”, ci si deve adattare a scrivere per ”la Repubblica”. E li magari si trovano colleghi talmente maligni da raccontare che, per tentare di salire alla destra di the boss, non servono solo l’inglese e le giacche di tweed, si è costretti a diventare amico del vecchio Scalfari, non però Eugenio, ma proprio his father, il solido rude massone calabrese. A Roma la stampa è così, bellezza. Ma se si è davvero lord, invece che incarognirsi si fa un po’ di relax scrivendo una trilogia di spy story con protagonista l’alter ego Giovanni Sperelli: yes, a little brother del dannunziano Andrea. (Tra dandy ci si intende). E poi c’è sempre the big mother Rai: e insomma, Telefono giallo, tra cadaveri e stragi, saprà un po’ di pulp; Babele sarà anche the little sister della francese Apostrophe; ma sempre vip e star della tv si diventa. E se si ha nostalgia di Europe, e si è politically correct, un desk all’European Parliament of Strasburgo il Partito democratico della sinistra non lo rifiuta quasi a nessuno. Of course» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini” 3/10/1998). «Informa che, quando con un foglio di giornale si china in strada per raccogliere la cacca del suo cane, il tepore dell’escremento gli fa avvertire ”una certa circolarità dell’Essere”. Chi la canna, chi la cacca» (Mattia Feltri, ”Il Foglio” 28/11/2001).