Varie, 12 febbraio 2002
BACCINI
BACCINI Mario Roma 14 dicembre 1957. Politico. Ministro della Funzione pubblica nel Berlusconi II e III (2004-2006), sottosegretario agli Esteri nel Berlusconi I (1994-1995). Deputato dal 1994, nel 2006 fu eletto al Senato con l’Udc • «Ex ragazzo dell’Azione cattolica e delle Acli, l’ultimo ”superstite della Dc delle tessere”, come lo definisce un ex collega della Balena Bianca, erede dell’insuperata tecnica sbardelliana di controllo del territorio [...] non ha mai mollato l’osso, a quel posto di ministro ci ha creduto, ha sopportato con stoica rassegnazione i falsi allarmi, tirato fuori quell’abito blu più volte e più volte rimesso, con un sospiro, nell’armadio. [...] Quelli che non sono romani, che non vivono nel Lazio, magari non capiscono chi è l’uomo. Non uno qualsiasi nato ieri ma un azionista di riferimento dell’Udc (vale centomila voti o giù di lì), l’ex giovane chierichetto di Castel di Guido che passa le ampolle al frate della parrocchia, il militante Dc seguace di Cabras ma cresciuto alla scuola dell’assessore all’urbanistica del Comune di Roma Antonio Gerace, detto Luparetta. Uno partito ”dal basso”, come dice lui, dai consigli di quartiere, dalle circoscrizioni, dove lo descrivono sempre al lavoro per orientare maggioranze, abile con i regolamenti, con i trucchi, disposto, pare, anche a usar le mani per far prevalere l’idea. [...] laurea honoris causa all’università di Berkeley; professor honoris causa all’università di Buenos Aires; addirittura professore emerito di relazioni Internazionali presso l’università cattolica dell’Honduras. [...] Dicono i suoi amici: ”Non c’è cena, pranzo, battesimo, che gli sfugga”. Copre il suo territorio, da Roma a Ladispoli, a Fregene. Ai tempi delle elezioni regionali , Baccini incassa a fatica la nomina a governatore dell’alleato Storace, poi decide di mirare più in alto ancora. Alle riunioni del movimento giovanile Dc, lo ricordano finire tutti gli interventi con una citazione da Thomas Elliot, che nessuno è andato a verificare nel dettaglio: ”L’importante è la lotta”» (Alessandra Longo, ”la Repubblica” 3/12/2004). «Nato il 14 dicembre 1957 (’come Churchill”), svezzato nella pragmatica Dc romana degli anni Ottanta, alla pazienza [...] attribuisce grande valore. Senza, sostiene, mai sarebbe diventato ministro. [...] Democristiano del primo tipo, tradizionale insomma, in politica da quando aveva 15 anni e a Castel di Guido esordiva con l’Azione Cattolica [...]» (m. la., ”Corriere della Sera” 3/12/2004).