12 febbraio 2002
Tags : David Bailey
Bailey David
• . Nato a Londra (Gran Bretagna) il 2 gennaio 1938. Fotografo. «Nato nell’East End, uno dei quartieri più popolari di Londra. Suo padre era un sarto. Racconta spesso che per chi, come lui, proveniva dall’East End, vi erano solo tre possibilità: diventare un pugile, un ladro di macchine oppure, con un po’ di fortuna, un musicista. Studente di scarso profitto, era bravissimo nel campo artistico. Con la macchina fotografica, poi, era un mago. Se ne accorse ”Vogue” che nel 1960 gli offrì la grande chance di un contratto. In poco tempo divenne una star della rivista [...] Dalle copertine di ”Vogie” emerge bene come riesca a cambiare le stesse regole della presentazione del corpo femminile. In un celebre copertina degli anni Sessanta, una modella è accovacciata per terra accanto a uno scoiattolo e lo guarda intensamente. Una rivoluzione, prima di allora le modelle venivano fotografate solo in piedi o sedute. Altre pose erano impensabili [...] Nel suo studio gioca a ricostruire la spontaneità e l’animazione di quello che vede per strada. Decisiva è la collaborazione con Jean Shrimpton. La incontra nel 1961 sul tetto di Vogue House, ad Hanover Square. Lei sta posando per la pubblicità della Kellog’s. Ne rimane incantato. Brian Duffy, che la sta fotografando, gli dice subito che è un bel tipetto molto altezzoso, e che se la può scordare. Invece ne viene fuori il felice incontro tra un fotografo entusiasta e una modella super-fotogenica. In breve il suo studio diventa un laboratorio sperimentale di pose e gesti. Jean seduta, in piedi, con le gambe e le braccia incrociate, mentre legge il giornale [...] Anche se con molto understatement dice di non avere uno stile particolare, più di ogni altro fotografo è riuscito a dare un volto a una generazione e a una grande stagione della moda e del costume. I suoi ritratti per ”Vogue” e quelli ritratti nei libri, Goodbye Baby&Amen e David Bailey’s Box of Pin-Ups, sembrano sancire un’aristocrazia di divi e di celebrità, tra attori, musicisti, stilisti e artisti. Di queste star è il grande burattinaio, come se fosse lui il personaggio chiave, piuttosto che la persona che gli sta di fronte [...] Carlo Ponti lo corteggiò invano per la parte del fotografo di moda protagonista di Blow Up, film culto di Michelangelo Antonioni» (Desideria Rayner, ”L’Espresso” 20/5/1999).