Claudia Di Giorgio su la Repubblica dell’11/02/02 a pagina 13., 11 febbraio 2002
Ricercatori della Cornell University (New York), guidati dalla dottoressa taiwanese Hung-Ching Liu, sono riusciti a creare in laboratorio un utero artificiale
Ricercatori della Cornell University (New York), guidati dalla dottoressa taiwanese Hung-Ching Liu, sono riusciti a creare in laboratorio un utero artificiale. Gli studiosi hanno realizzato una struttura di tessuto biodegradabile al collagene, di forma simile al vero apparato. Le pareti interne del modello sono state ricoperte con uno strato di cellule endometriali (che costituiscono la superficie interna dell’utero naturale). Continuando a crescere e a svilluparsi, le cellule hanno lentamente sostituito l’intelaiatura di tessuto: dopo che si era creato un ambiente simile a quello reale, sono stati aggiunti ormoni e sostanze nutrienti. Per completare l’esperimento, i ricercatori hanno inserito nell’organo artificiale un ovulo fecondato nelle prime fasi di sviluppo (blastula), preso dagli embrioni scartati nel corso d’interventi di fecondazione naturale. La blastula ha aderito alle pareti dell’utero e ha continuato a crescere per sei giorni, quando i ricercatori hanno deciso d’interrompere l’esperimento.