Alessandra Comazzi su La Stampa del 13/02/02 a pagina 28., 13 febbraio 2002
«Margherita Buy e Luca Zingaretti sono riusciti a riscattare la vecchia storia di "Incompreso". Vecchia ma sempre attuale
«Margherita Buy e Luca Zingaretti sono riusciti a riscattare la vecchia storia di "Incompreso". Vecchia ma sempre attuale. In più rigenerata. Attuale perché le incomprensioni tra fratelli, le predilezioni da parte dei genitori, le ingiustizie in famiglia, sono come gli esami e non finiscono mai. Da Freud e dalla divulgazione della psicanalisi, ma anche dalla cronaca quotidiana, abbiamo imparato quello che i Greci (che hanno già sempre detto tutto) avevano già capito ben più di duemila anni fa. E cioè che le famiglie sono il crogiuolo di tutto, fanno maturare tutto, esplodere, implodere, maturare odi e predisporre amori. Nella casa del povero ragazzino incompreso matura la frustrazione di un fratello poco amato dal padre, la cui ferita non si rimargina. Lui è molto sensibile, e non è corrisposto dal suo idolo. Ma la tragedia, per essere tale, deve portare anche le morti, che inevitabilmente avvengono. Forse la fortuna di «Incompreso» sta proprio nell’eternità di questi temi. Un po’ forti, un po’ estremi, un po’ molto sfortunati, ma insomma non impossibili. Si piange, per forza, anche nel nuovo sceneggiato di Canale 5, che di "Incompreso" ha soprattutto il nome, essendo la trama affatto cambiata, con lunghe scene in vita della madre, Margherita Buy. Si ricorderanno i lettori/telespettatori dell’appassionante diatriba sorta a proposito del libro Cuore, che in tv non era più lui. Molti, moltissimi, non gradivano. Ma non mancava nemmeno la scuola di pensiero opposta: ci piaceva il libro Cuore? Era un testo da preservare? No. E allora perché ci arrabbiamo se la tv lo travisa? Perché i nomi non sono vuoti contenitori. Lo sanno anche i produttori, che infatti usano i testi ispiratori come marchi in ditta. Poi cambiano tutto. Comunque la Buy, con i suoi vaporosi abiti stretti in vita (siamo nel 1956) è sempre se stessa, maternamente nevrotica. Lei e Zingaretti (speriamo che l´attore non diventi il prezzemolo delle fiction tv, e che questa sua sovraesposizione sia soltanto un caso) rendono tutto sommato accettabile la storia, al di là delle lacrime e degli allungamenti. Con i ragazzini-attori che è sempre così difficile non rendere leziosi. Da notare le numerose repliche che la Rai sta trasmettendo in questi giorni: anche Raiuno, anche in prima serata, roba da Ferragosto. In attesa del cambio ai vertici, i magazzini si svuotano» (Alessandra Comazzi).